Terapia intensiva- Roma, Teatro de' Servi, 11-12 marzo 2025

Nel suo monologo "Terapia intensiva", Chiara Becchimanzi esplora, con ironia e profondità, i paradossi dell’ignoranza, perché chi sa di non sapere è saggio, ma chi non sa di non sapere è beato. Beata l'ignoranza che non si arrovella in dubbi, che si nutre di certezze assolute, che crede a ciò che desidera senza metterlo in discussione.

L'abilità della comica di trascinare il pubblico verso il pensiero di massa si è rivelata efficace, forse anche perché (fare populismo) non è particolarmente arduo. È facile conquistare consensi facendo leva su ciò che è familiare e rassicurante.
Allo stesso modo, strappare una risata diventa quasi scontato quando si ricorre a un linguaggio elementare o a battute basate su stereotipi e riferimenti sessuali. Ma il vero talento sta nel far riflettere, scuotere le coscienze e lasciare un segno, anche attraverso il sorriso.
Ciò che comunica la Becchimanzi è molto interessante, soprattutto per come affronta il complesso tema della casa, mettendo in luce le difficoltà che i giovani incontrano nel conquistare l’autonomia abitativa: le sfide economiche, la precarietà lavorativa e l’aumento dei costi rendono sempre più arduo il percorso verso l’indipendenza, trasformando quello che dovrebbe essere un diritto in un obiettivo spesso irraggiungibile.
Un’altra tematica altrettanto rilevante è stata quella dell’aborto, che continua a sollevare dibattiti etici, sociali e politici. La questione dell’autodeterminazione del corpo femminile, l’accesso ai servizi sanitari sicuri e il diritto di scelta sono aspetti fondamentali che richiedono attenzione e sensibilità, soprattutto in un contesto in cui diritti acquisiti rischiano di essere messi in discussione.
Le riflessioni proposte, arricchite da momenti di ironia tagliente, invitano il pubblico adulto a confrontarsi con questioni delicate, stimolando pensieri critici e dibattiti profondi.
Lo spettacolo non è consigliato a tutte le fasce d’età, considerando il linguaggio fin troppo diretto, talvolta gratuitamente scurrile, e le tematiche trattate, che toccano aspetti complessi della società, non di rado provocatori.

 

 

 



Questa recensione si riferisca alla rappresentazione del 11 marzo 2025.


Chiara Becchimanzi

Terapia intensiva - Beata ignoranza

II nuovo tour di Chiara Becchimanzi, stand up comedian, attrice, attivista e autrice, che sta toccando ogni parte della  penisola, arriva  a Roma, al Teatro de’ Servi, l’ 11 e 12 marzo con Terapia intensiva-Beata Ignoranza.
Dopo "Terapia di gruppo" e "Terapia d'urto - Dio Patria e Famiglia", che hanno attraversato praticamente tutta l'Italia, Chiara Becchimanzi completa la trilogia psicologica con "Terapia intensiva - Beata ignoranza". Perché chi sa di non sapere è saggio...ma chi non sa di non sapere è beato. Beata l'ignoranza che non si fa domande, che crede a ciò che vuole, che ha paura di ciò che non conosce e odia chi non è d'accordo. Ma soprattutto beatə noi, che possiamo riderne. 
Chiara Becchimanzi da diversi anni esplora il rapporto tra performance comica e psicoterapia, trasformandolo di volta in volta in un dialogo interattivo col pubblico (Terapia di gruppo), in un surreale bombardamento comico (Terapia d'urto), in un tentativo di rianimazione collettiva (Terapia intensiva), dando vita ad una vera e propria trilogia, che raggiunge la massima efficacia se fruita per intero.
La relazione amorosa tra la drammaturgia di Chiara Becchimanzi e lo studio della psiche umana inizia nel 2016, con “Principesse e sfumature - lei, lui & noi altre”, il suo primo, pluripremiato monologo/psicoterapia, in cui immaginava di parlare con una misteriosa psicoterapeuta “perché la mia mi aveva appena abbandonata. Si, sono stata abbandonata dalla psicoterapeuta, ma questa è un'altra storia” afferma l’artista.
Chiara Becchimanzi, è un unicum sulla scena italiana: nei suoi oltre vent’anni di carriera sul palco, è riuscita a coniugare tutte le anime dello spettacolo dal vivo a 360 gradi, facendo incontrare il teatro di prosa e colto con il teatro urbano, arrivando all’ironia della stand up comedy senza dimenticare l’impegno sociale e la missione di sensibilizzazione nel toccare tematiche mai banali, sempre con intelligenza e attenzione.
Latinense di nascita, napoletana di sangue, ostiense per scelta ed eoliana nel cuore, Chiara Becchimanzi blatera sul palco dall’adolescenza, e inventa storie da quando ricorda. È attrice, autrice, regista, stand up comédienne, romanziera, attivista, progettista culturale. In un mondo che ci vuole dividere in nicchie, appiattite negli interessi e nelle competenze, Chiara Becchimanzi rivendica fortemente il diritto alla complessità e ad essere tante cose tutte insieme, fuggendo le categorizzazioni, soprattutto se sembrano etichette
(fonte: cominicato stampa).

Teatro de' Servi
Via del Mortaro, 22
00187 Roma
Per informazioni e biglietti:
tel. 06.6795130
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Orari spettacoli:ore 21

Biglietti:  20 euro

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