Anfitrione
Roma, Teatro Quirino Vittorio Gassman, dal 08 al 20 ottobre 2024

Il classico "Anfitrione", di Plauto, è oggetto oggi, grazie al talento di Emilio Solfrizzi anche come regista, di una versione modernizzata particolarmente apprezzata.

La trama si concentra sugli inganni e sugli scambi d'identità causati dall'intervento del dio Giove, che assume le sembianze di Anfitrione per sedurre Alcmena, la moglie del generale. Questo genera una serie di equivoci, arricchiti dall'intervento del servo Sosia e del dio Mercurio.
La regia di Emilio Solfrizzi bilancia con abilità, la comicità plautina con riflessioni attuali, ad esempio afferenti ai temi dell'identità e dell'apparenza, che risultano molto rilevanti in un'epoca dominata dai social media. Il testo risulta vivace e piacevole, specialmente nelle scene in cui l'umorismo si unisce a momenti di riflessione, come nelle dinamiche tra l'Anfitrione geloso e l'Alcmena disorientata.
Gli attori, in particolare Rosario Coppolino e Viviana Altieri, si sono distinti nelle interpretazioni.
I costumi curati da Alessandra Benaduce vanno lodati per il loro ruolo essenziale nel creare un'atmosfera che mescola l'antichità romana con un tocco moderno, contribuendo a mantenere la commedia accessibile e attuale. Questi, insieme alla scenografia e alle luci, hanno esaltato la differenza tra mondo umano e divino.
Un punto focale della commedia è il personaggio di Sosia (interpretata da Emilio Solfrizzi), lo schiavo di Anfitrione, che rappresenta il tipico "servo scaltro" della commedia plautina. Con il suo ingegno e la sua astuzia, il lacché smaschera gli inganni e risolve il caos degli scambi di identità, ribaltando i rapporti di potere tra padroni e servitori, una caratteristica distintiva dell'autore latino, la cui comicità, più di altre, influenzò maggiormente il teatro occidentale.
In conclusione, uno spettacolo che si evidenzia tanto per leggerezza, quanto per la capacità di rendere il testo antico accessibile e rilevante per l'epoca attuale. Al riguardo, va precisato che Plauto scrisse la commedia in un periodo storico turbolento, quello della Guerra annibalica (218-202 a.C.), quando Roma doveva affrontare quattro sconfitte devastanti. Il suo obiettivo era offrire un momento di sollievo dalle difficoltà degli eventi bellici. Questa situazione può essere facilmente paragonata ai nostri giorni: tra guerre, crisi economiche e uno stile di vita frenetico, assistere ad uno spettacolo leggero e comico, come Anfitrione, produce effetti benefici che rimangono immutati a distanza di oltre 2000 anni.



La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 08 ottobre 2024.






Compagnia Moliere presenta
ANFITRIONE
di Plauto

con
EMILIO SOLFRIZZI
SIMONE COLOMBARI
SERGIO BASILE
ROSARIO COPPOLINO
VIVIANA ALTIERI
CRISTIANO DESSÌ
BEATRICE COPPOLINO

Regia EMILIO SOLFRIZZI
Scene Fabiana Di Marco
Luci Mirko Oteri
Costumi Alessandra Benaduce
Musiche Michele Marmo

Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto. La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia, Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo, il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità. Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno? Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.
(fonte: comunicato stampa).

TEATRO QUIRINO/VITTORIO GASSMAN
Via Vergini, 7  ROMA
tel: 06 6794585
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La biglietteria è aperta con orario continuato dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00, la domenica dalle 12.00 alle 18.00.


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