La standupper che sembra uscita da un programma televisivo (Chiara Bonome), evidentemente alle prime armi, cerca di intrattenere il pubblico, in una sorta di seduta di psicoanalisi collettiva, affrontando un tema, quello della famiglia, oggettivamente di non facile trattazione considerate le tantissime implicazioni personali che comporta. L'idea è originale, ma anche molto ardita, ed in effetti il risultato è uno spettacolo che non riesce a mantenere ritmi costanti di attenzione. Tanti gli accorgimenti utilizzati dalla regia per vivacizzare la narrazione: attori che intervengono dalla sala, entrate a sorpresa del tecnico, stacchetti musicali che ricordano la sigla di un conosciutissimo programma divulgativo, attori che si improvvisano rapper. Nonostante ciò, "Stand Up Family" solo in pochi momenti riesce ad avere un guizzo che scatena risate (merito soprattutto del talento di Stefano Messina), e neanche l'interazione con il pubblico - caratteristica delle Stand up - forse perchè un po' troppo pacata, risulta adeguatamente coinvolgente, quantunque ci sia il totale abbattimento della quarta parete. Il tema dei dissidi familiari viene affrontato con delicatezza, senza eccessi (e questo è sicuramente un merito degli autori), ma un argomento tanto sfruttato dalla drammaturgia necessità di una trattazione accompagnata da un grande spirito innovativo che, a parere di chi scrive, in questo spettacolo pecca leggermente. Infatti, in questo arruffato ménage familiare, non è sufficiente far emergere la strana figura del rider (peraltro laureato in filosofia ed attore mancato) che incarna i panni del deus ex machina con evidente riferimento alla tragedia greca. L'impegno profuso dagli attori, seppure pregevole, non appare sufficiente a sollevare lo spettacolo ad un rango un po' più elevato di una rappresentazione, certamente gradevole, ma priva di quella verve che ci si aspetterebbe dal cast e dalla particolarità dell'idea di base. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 10 dicembre 2024. |
STAND UP FAMILY di Chiara Bonome e Mattia Marcucci scenografia Giorgia Di Pietrantonio produzione Attori & Tecnici Cosa accadrebbe se la stand up comedy, genere di spettacolo del momento, si trasferisse direttamente dentro una delle nostre case? Una commedia brillante e dissacrante sulla famiglia. Una giovane donna ha intrapreso la carriera di standupper: al suo primo spettacolo, intrattiene il pubblico in una sala teatrale, raccontando alcune personali vicende con ironia. Dalla platea, si alza una donna, visibilmente contrariata: è sua madre. Di lì a poco, in teatro arriverà il padre della giovane, rendendo tutti partecipi del fatto che si trovino, in realtà, nel salotto della loro casa. I tre iniziano a sviscerare comicamente i loro “panni sporchi” – che, in questo caso, non si lavano solo “in famiglia” – quando un rider laureato in Filosofia con un passato oscuro arriva per consegnare delle pizze. Riuscirà la stand up comedy a cambiare il corso delle loro vite? E quelle del pubblico? Teatro Vittoria |