Forbici & follia
Roma, Teatro Manzoni, dal 29 febbraio al 24 marzo 2024

Scritta nel 1963 da Paul Portner, "Forbici & follia" vanta certamente tre primati: oltre a contemperare abilmente l'alveo noir con la compagine ilare, risulta fra i gialli più replicati al mondo ed è la prima opera teatrale che dona al pubblico un ruolo di attiva partecipazione.
Rispetto alle prime rappresentazioni del 2015, ritroviamo in questa nuova pièce il solo Max Pisu, pur in panni diversi: in precedenza, era il caotico agente di polizia, oggi è il direttore gay del salone di bellezza, personaggio frizzante che egli interpreta con esuberante ed apprezzata freschezza, talvolta estremizzando all'ennesima potenza alcuni tratti del suo Tarcisio, il ragazzo dell'oratorio, pur totalmente privato di candida innocenza.
E' un vero piacere, inoltre, trovare sul palco due suoi colleghi di Zelig: il ruolo di ben organizzato commissario di polizia sembra ritagliato alla pefezione per il compassato Nino Formicola, l'attore meno surreale di tutto il cast ma certamente il più prezioso, giacchè consente al regista Marco Rampoldi di essere utilizzato quale preziosa leva atta a ricomporre la situazione ogni volta che la stessa degenera in contesti assurdamente comici (curiosamente, egli veste oggi i panni del commissario indossati, all'interno del duo comico Zuzzurro e Gaspare, dal suo indimenticato collega Andrea Brambilla); i più attenti ricorderanno certamente Giorgio Verduci sul palco del teatro Arcimboldi armato dell'immancabile mazza da baseball e animato da spirito rigorosamente oltranziasta: quest'attore, pur privo del pesante orpello, risulta azzeccatissimo nelle vesti di agente di polizia a vocazione totalmente delirante, sia quando si lancia in gustosissime citazioni assai decontestualizzate, sia quando risulta inaffidabile nell'attività di repertazione sul luogo del delitto e nelle sue improbabili ricostruzioni investigative.
Il cast è completato da Giancarlo Ratti e Roberta Petrozzi, due attori dal chiaro retaggio classico, qui incredibilmente a loro agio nei (pur) rari momenti surreali loro affidati, nei quali esprimono una vocazione dissacrante: rispettivamente nei panni di un distinto signore di mezza età e di un'agiata e viziata signora dell'alta borghesia, si fiondano talvolta nel faceto più irrazionale con incredibile efficacia: al riguardo, preme citare la parentesi danzereccia su musiche di Rachmaninov del primo, la virulenta profusione in dialetto barese della seconda. 
Volutamente lasciata per ultima, la vulcanica ed eclettica Lucia Marinsalta è perfettamente in grado, grazie a commenti sagaci e battute lancinanti, sia di tenere testa al mattatore Pisu e al dirompente Verduci, sia di improvvisare efficacemente allorquando viene infranta totalmente la quarta parete.    
Questo cast così variegato opera quasi in sordina nelle fasi inziali dell'opera - ove il ritmo non particolarmente veloce, unitamente a musiche spesso invadenti, a causa di un volume troppo alto, possono effettivamente lasciare interdetti alcuni fra gli astanti - per poi letteralmente esplodere osmoticamente allorquando il pubblico viene definitivamente interessato: in tale fase, coinvolta la platea in termini totalmente avvolgenti - peraltro, in una maniera mai vista in precedenza (ivi incluso il caffé offerto agli spettatori, prontamente preparato da Max Pisu in persona, con ordini presi in platea da Giorgio Verduchi, fortunatamente privo di mazza da baseball) - la curva dell'attenzione si impenna all'inverosimile grazie anche ad efficaci gag a vocazione repentina e a tempi comici assai puntuali. Da quel momento in poi, si percepisce chiaramente l'avvenuto abbattimento dello scettiscismo di alcuni convenuti, come chi scrive, ormai immancabilmente sedotti dalla risata coinvolgente, puntuale compagna di viaggio fino al termine della rappresentazione.




Questa recensione di riferisce alla rappresentazione del 1* marzo 2024.



produzione ArtistiAssociati-Centro di produzione teatrale
in collaborazione con RARA produzione

FORBICI & FOLLIA
di Paul Pörtner

con
MAX PISU
NINO FORMICOLA
GIANCARLO RATTI
LUCIA MARINSALTA
ROBERTA PETROZZI
GIORGIO VERDUCI


allestimento originale americano di Bruce Jordan e Marylin Abrams
versione italiana Marco Rampoldi, Gianluca Ramazzotti
regia Marco Rampoldi
scene Alessandro Chiti
costumi Adele Bargilli


Forbici & Follia è il racconto di un giorno, come tutti gli altri, in un salone da coiffeur, che si trova nel luogo  in cui si svolge lo spettacolo. Anzi… del giorno in cui si svolge lo spettacolo. il giorno in cui la tranquilla vita  di pettegolezzi, che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere ai clienti maschi, e i piccoli sogni  della sua aiutante - che ha, forse, una relazione con un equivoco antiquario - viene interrotta dall’assassinio  della vecchia pianista che vive al piano di sopra, ed è la proprietaria di tutto l’edificio. Ma, colpo di scena,  tutti i presenti hanno un movente, che giustificherebbe il delitto, e hanno avuto la possibilità di compierlo. e  si scopre che, in realtà, due clienti sono poliziotti in borghese e devono arrestare il colpevole… come? Con la  collaborazione degli spettatori/testimoni oculari, che possono risolvere il mistero, grazie a ciò che hanno  visto accadere, e alle domande che sapranno porre. Forbici & Follia è uno spettacolo con due nature contrapposte che si rafforzano a vicenda: quella del  racconto giallo, che deve portare a capire chi sia l’assassino, e quella della comicità, che scaturisce dal gioco  di interazione con il pubblico (che non viene mai forzato alla partecipazione) che si appassiona,  progressivamente, fino a diventare l’unico possibile giudice. Forbici & Follia torna nella versione allestita dieci anni fa da Marco Rampoldi, che si avvale di interpreti  con la doppia natura della prosa e del cabaret, per poter sostenere il rigore del racconto e la freschezza  dell’improvvisazione; e che, per questo ritorno, ritrova, ora in veste di protagonisti, Max Pisu e Nino  Formicola, che in questi anni hanno affinato ulteriormente la loro natura attorale, anche affiatandosi, come  coppia comica, nella fortunatissima Cena dei cretini. Accanto a loro debuttano, come possibili colpevoli,  l’ambiguamente misterioso Giancarlo Ratti, Lucia Marinsalta, Roberta Petrozzi, e, a dar manforte al  commissario, l’improbabile agente scelto Giorgio Verduci. Uno spettacolo che è un’esplosione dinamica, assolutamente diversa di sera in sera (fonte: comunicato stampa).

 



Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14
Roma
www.teatromanzoniroma.it


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