Nella ricorrenza del giorno dedicato alla memoria dell’olocausto, ritorna al Teatro Belli la performance di Anna Gualdo, incentrata sul saggio di Hannah Arendt “La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme”.
L'opera, divenuta famosa in tutto il mondo, non soltanto in quanto dossier puntuale sullo svolgimento del processo ad Eichmann, ma anche per le riflessioni sulla natura del male che viene compiuto non da esseri mostruosi, ma da persone che si definiscono normali. Non è semplice rendere in forma teatrale un testo saggistico-filosofico, eppure Anna Gualdo riesce a intrattenere per un’ora intera, senza pause, senza interrompere mai il ritmo narrativo. La scelta di salire sul palco nei panni di un insegnante che tiene una lezione in aula risulta azzeccatissima, difatti anche come spettatori ci si sente trasposti nel ruolo di discenti. Una lezione di storia a tutti gli effetti, appassionante, in cui il pensiero della Arendt viene snocciolato in termini cruciali. Nel tratteggiare la figura di Eichmann, ricostruita nei tratti biografici e caratteriali, l’autrice tiene a evidenziare che nulla, dei tratti criminosi si evinse talché anche le perizie psichiatriche durante il processo non fecero altro che confermare il profilo di un uomo perfettamente equilibrato. Se si considerano i fatti, egli non si è mai reso autore di crimini violenti, non ha mai dato ordine di uccidere, mentre fu un meticoloso ed efficiente esecutore di ordini, mancando in lui qualsiasi idea, opinione o senso morale delle proprie azioni. L’unica etica che lo ha contraddistinto, fu quella di compiacere i superiori eseguendo pedissequamente gli ordini. Un individuo banalmente comune ha compiuto un male atroce, semplicemente svolgendo il lavoro richiestogli, senza peraltro avere precocnetti contro gli ebrei (addirittura, egli si sentiva un sostenitore della causa sionista). Eppure la macchina dello sterminio ha funzionato come un orologio. In questo la Arendt ravvisa la banalità del male, che può essere compiuto da uomini insignificanti e normali, non necessariamente da efferate menti criminali. La fruizione di questa lezione in forma teatrale è fortemente consigliata ad un pubblico giovane che spesso, davanti alla pagine dei libri di storia, poco coglie del significato di tali eventi. QUI la recensione dell'opera nella sua precedente rappresentazione e l'intervista all'attrice Anna Gualdo.
La recensione si riferisce alla rappresentazione del 1° febbraio 2024.
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LA BANALITA DEL MALE di Hannah Arendt con Anna Gualdo riduzione e adattamento di Paola Bigatto e Anna Gualdo
Teatro Belli piazza Santa Apollonia, 11a tel. 06-5894875 https://www.teatrobelli.it/
Orario spettacoli giovedì e venerdì ore 21:00 sabato ore 19:00 domenica ore 17:30
Orario botteghino giovedì e venerdì ore 18:00/22:00 sabato ore 15:00/20:00 domenica ore 15:30/18:30
Prezzi: intero €20,00 ridotto €15,00
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