“Avevo voglia", ha recentemente dichiarato Serena Autieri al quotidiano Il Tempo, "di interpretare un personaggio che fosse interessante, intrigante (.). Per un’attrice che ha voglia di mettersi in gioco, di uscire dalla propria zona di comfort, un’opportunità come questa è l’ideale. Il mio personaggio è una bellissima sfida”.
Nel concordare con tale giudizio, corre l'obbligo di precisare i termini secondo cui, a nostro avviso, tale sfida appare vinta: se l'attrice, infatti, risulta pienamente credibile nel vestire i panni di una donna in possesso di uno stile aggraziato e armonioso - connotazioni, del resto, che le appartengono anche nella vita privata - ci risulta quasi impossibile immaginarla nel ruolo di una plebea volgare e gretta, prodromi stilistici da cui muove i primi passi il personaggio di Eliza Doolittle. In tal senso, va evidenziata la capacità della Autieri di interpretare due differenti substrati caratteriali con medesima straordinaria efficacia. Ella dà vita ad una sorta di incarnazione bicefala che, di fatto, testimonia un percorso di rinascita da molti ambito nella vita reale: il goffo e poco armonioso bruco che diventa farfalla sensibile e virtuosa, un percorso evolutivo nel quale le capacità espressive dell'attrice riescono perfettamente a sublimare il brocardo secondo cui non può esistere forma senza sostanza. Il tutto è impreziosito dalla capacità di saper interpretare efficacemente anche quel sottile malessere interiore legato ad un cambiamento sostanziale che non soddisfa pienamente, in quanto determinato da una scommessa voluta da terzi soggetti. Ciò si sostanzia, di fatto, in una frustrazione interiore, che si tramuta via via in un malessere crescente, che la protagonista riesce a trasmettere con rara sensibilità interpretativa (ci sia permesso rappresentare una curiosità: i più attenti avranno certamente riscontrato che su tale medesimo meccanismo poggiava il noto lungometraggio "Una poltrona per due" del 1983, film che proprio da "My Fair Lady" trasse malcelatamente ispirazione, pur operando in un alveo totalmente goliardico). Parlando del cast, impossibile non elogiare Ivan Castiglione, non soltanto per le sue doti attoriali, ma anche per l'apparente disinvolta capacità di gestire l'imprevisto determinato da un microfono non perfettamente funzionante. Essere attore capace vuol dire anche questo! A latere, si segnalano le musiche altamente suggestive e, soprattutto, un corpo di ballo estremamente efficace, nella sua dinamica e cangiante attitudine posturale. Costumi minuziosamente curati e scenografie dettagliate, infine, ricalcano fedelmente la compagine londinese di inizi '900. In sintesi, questo adattamento - il cui unico neo è rappresentato dall'eccessiva lunghezza, pur stemperata da un ritmo incalzante e da un palco sempre dinamico - incarna in sé chiari elementi di modernità, che lo rendono applicabile anche ad un contesto storico contemporaneo, stanti le tematiche sociali affrontate con intelligente e sottile eleganza. Spettacolo adatto ad ogni fascia di età, compresi i più piccoli, come testimonia la loro massiccia presenza nel corso della première.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 3 novembre 2023 |
|
Enrico Griselli presenta
MY FAIR LADY
di Lerner e Loewe
con SERENA AUTIERI IVAN CASTIGLIONE MANLIO DOVI’ GIANFRANCO PHINO CLARA GALANTE LUCA BACCI FIORETTA MARI
Libretto e liriche ALAN JAY LERNER Musiche FREDERICK LOEWE adattato da “PIGMALIONE” di GEORGE BERNARD SHAW e dal film di GABRIEL PASCAL Produzione originale di MOSS HART Adattamento italiano di Vincenzo Incenzo Regia di A.J. WEISSBARD
La favola più rappresentata e premiata al mondo torna finalmente in Italia e si annuncia come l’evento teatrale delle prossime stagioni. Il capolavoro di Lerner & Loewe’s, si presenta in una luce del tutto inedita, attraverso le sue scene, i suoi protagonisti e il nuovo adattamento in italiano. Le canzoni, veri e propri diamanti incastonati nella storia della musica, ci fanno viaggiare in un sogno senza tempo. Le tematiche, legate al riscatto sociale, al diritto di amare, e al superamento di ogni tipo di barriere ne fanno uno spettacolo quantomai attuale. La produzione di Enrico Griselli, già affermata nella realizzazione di grandi classici e opere inedite, si propone di sorprendere ed emozionare il pubblico di ogni età con uno show trasversale e di respiro internazionale. Da sempre considerato il musical perfetto, My Fair Lady germoglia dalla migliore tradizione dell’Opera e dà origine alla grande epopea di Broadway. Le sue melodie universali, le sue tematiche eternamente attuali e le sue sognanti ambientazioni londinesi di inizio secolo conquistano da settant’anni i teatri di tutto il mondo. Serena Autieri, assoluta protagonista della scena del musical italiano, performer completa e travolgente, interpreta, in un magico connubio fisico e sentimentale, Eliza Doolittle, la povera fioraia che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins interpretato splendidamente da Ivan Castiglione. Nel meraviglioso affresco dello spettacolo si liberano la genialità e la verve di Manlio Dovì nei panni del Colonnello Pickering e il talento multiforme di Gianfranco Phino nel ruolo Alfred Doolittle. Il cast è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dell’irresistibile Fioretta Mari, esilarante e tagliente Mrs. Higgins. Clara Galante e Luca Bacci interpretano rispettivamente Mrs. Pearce e Freddy Hynsford- Hill. La direzione visionaria del regista di fama internazionale A. J. Weissbard avvolge lo spettatore in una dimensione sospesa e sognante, attraverso una concezione delle scene e delle luci inedita e meccanicamente sorprendente. Il nuovo adattamento è opera delle capacità liriche e drammaturgiche di Vincenzo Incenzo, che ha concepito una profonda trasposizione linguistica per esaltare il significato e il suono originari dell’Opera. Le coreografie del meraviglioso ensemble sono state affidate all’immaginazione poetica e alla versatilità plastica del regista e coreografo internazionale Gianni Santucci, che con la sua visione di teatro totale ha disegnato un mondo classico e modernissimo allo stesso tempo. Le melodie dell’opera sono veri e propri diamanti incastonati nella Storia della musica, e vi faranno viaggiare in un sogno senza tempo. La direzione delle musiche, pietre miliari della storia di Broadway, è stata affidata alla poliedrica esperienza del Maestro Enzo Campagnoli. Accuratissima e ricca di intuizioni la ricostruzione dei costumi, opera della rinomata costumista Silvia Frattolillo. MY Fair Lady nella sua nuova, affascinante e spettacolare versione è pronta a far battere i cuori e a commuovere il pubblico italiano di ogni età.
Fonte: comunicato stampa
Teatro Sistina Via Sistina, 129 00187 Roma Tel.: 06 420 0711
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
https://www.ilsistina.it/
|