Un vero e proprio festival nel festival, quello tenutosi al Teatro Marconi, la sera del 15 luglio 2023.
All'interno del Marconi Teatro Festival 2023, infatti (rassegna estiva in programmazione dal 4 al 30 luglio), si è tenuta una serata che ha proposto uno stralcio dell'antico e ormai piuttosto noto Festival dei Nuovi Tragici, giunto oggi all'ennesima edizione (la prima volta fu al Teatro dell’Orologio, negli anni '90, con personaggi del calibro di Enrico Brignano, Flavio Insinna, Paola Cortellesi, Francesco Pannofino). Ne è il mentore Pietro De Silva, autore di una carrellata di monologhi ma anche regista-burattinaio di personaggi sconosciuti ma talentuosi. In quella che può essere definita la summa del nonsense e del grottesco, si susseguono, presentate da Patrizia Casagrande, le rappresentazioni di Alessandro Moser, un (quasi) serial killer a tratti disincantato, Cristiano Arsì, giovane spigliato ma a vocazione totalmente aliena, Alessandro Giova, che pare richiamare, sia nell'eloquio, sia nella postura, il surrealismo etereo di Woody Allen. In termini di special guest, inoltre, intervengono Mario Barletta, con una parodia azzeccata di Gandhi, imitazione resa ancor più efficace dal contesto partenopeo in cui il personaggio viene giocoforza collocato, e Antonio Covatta, con una performance canora virtualmente divisa in tre parti: poesie ottocentesche su musiche odierne; rime improvvisate con parole suggerite dal pubblico; testi di canzoni su musiche di altri canzoni (valga su tutte, la profanazione totale raggiunta dalle liriche di "Bella Ciao" sulle note di "Faccetta nera" e viceversa). In conclusione, quella partorita da Pietro De Silva è una abilità sottile, che vede esaltata una attitudine pienamente dissacrante che, tuttavia, non offende alcuno, pur essendo talvolta assai diretta, perfetta per attori che interpretano personaggi vicini alle figure dei nerd, degli emarginati, dei visionari incompresi. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 15 luglio 2023. |
I nuovi tragici
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