"Nudo Proprietario", one man show di Rodolfo Laganà ampiamente collaudato in passato, torna con una edizione del tutto rinnovata.
L'impostazione di fondo rimane quella arcinota al grande pubblico, già testata più volte nella compagine teatrale, ormai vero e proprio marchio di fabbrica dell'attore romano: un substrato di verace romanità costituisce la cornice entro la quale incuneare osservazioni prevalentemente ludiche, capaci di strappare risate grasse, quasi da osteria, lasciando talvolta spazio anche a considerazioni maggiormente votate alla riflessione ponderata. Nel mezzo, sparse qua e là, canzoni ispirate alla tradizione popolare romanesca, cantate dal comico stesso. Tra queste, preme citare quantomeno "Carrozzella romana", a sua firma, con cui denuncia, con pungente ironia, le difficoltà di chi si muove in città sulla sedia a rotelle. La somma di questi ingredienti dà vita ad uno spettacolo gradevolissimo ove viene percorso l'esteso range che separa lo spensierato disimpegno dalla intima ponderazione, durante il quale viene ribadita l'importanza della professione di artista (sublimata, tra le altre, dall'esperienza maturata nella scuola di Gigi Proietti), si riflette su aspetti legati all'attualità (come l'età che avanza o la malattia che si combatte quotidianamente) e si sbandiera la propria romanità con rinnovato orgoglio, anche ricorrendo ad un uso piuttosto colorito della parola, comunque mai gratuito e sempre ottimamente contestualizzato. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 30 marzo 2023. |
NUDO PROPRIETARIO Teatro Ghione
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