Oh Diss'ea
Roma, Casina del Curato o di Raffaello, 15 luglio 2022

Prosegue l'interessante rassegna "Ritratti d’autore", inserita all'interno del Festival Raffaello per Roma, promosso in occasione della ricorrenza del cinquecentenario raffaellesco 2020, poi sviluppato nel 2021. In tale contesto, attori di spessore si dedicano alla commemorazione di personaggi storici, reali o di fantasia, secondo una visione del tutto soggettiva.

Dopo Fritz Grünbaum, ad opera di Bruno Maccallini, portato in scena lo scorso 8 luglio, è la volta di Ulisse, la cui Odissea viene rivisitata secondo l'ottica irriverente di Roberto Ciufoli.
L'attore torna, con questa sua, ad una comicità che richiama massicciamente l'impudenza macchiata di umorismo surreale tipica della Premiata Ditta, storico ed indimenticato ensemble goliardico in cui militavano anche Pino
Insegno, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti.
La violazione ricorrente di logicità temporali, la denigrazione sistematica di alcune verità storiche e la sfacciataggine di presentare in termini logici ciò che logico non è, costituiscono il punto di forza di una comicità efficace, giocata prevalentemente sulla immediatezza della battuta, peraltro presentata con posture forzatamente seriose, se non addirittura austere.
Il fantasioso approccio che permea questa improbabile visione storica è sublimato dalla presenza di David Barittoni, cantore moderno che, dotato di una voce idilliaca e dedito alla percussione di strani aggeggi elettronici, crea effetti comici anch'egli, percorrendo tre ambiti differenti: ammalia la voce celestiale (si spera profusa con tecnica del falsetto, a meno di non esserci imbattuti in un “musico” di epoca barocca dotato di “quarta voce”) mentre la sua mimica facciale assume connotazioni chiaramente caricaturali; spiazzano, infine, le musiche di stampo ambient e sperimentale. Questa formula, sorta di quid pluris dell'intera pièce teatrale, permette di inserire, pur occasionalmente, alcuni sketch del tutto indipendenti che hanno il potere di conservare una loro valenza autonoma.
Tornando invece al monologo del comico, siamo obbligati a segnalare la presenza invasiva del leggio, a cui si fa ricorso pesantemente per buona parte della esposizione, che si concretizza purtroppo quale vera e propria frapposizione con il pubblico e rischia di compromettere il punto di forza di una location teatrale che, grazie alle sue ridottissime dimensioni, ha il pregio di abbattere in maniera considerevole le distanze tra palco e platea: in tal senso, considerato che la perfezione recitativa è raggiunta proprio quando l'orpello viene collocato a latere, si consiglia di farvi ricorso soltanto nel momento in cui è prevista la lettura di passaggi in rima, sporadicamente collocati nella sceneggiatura.


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Ritratti d’autore

Il programma completo


26 giugno – 3, 10, 17, 24, 31 luglio – 7 agosto
Giallo Raffaello
di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa
con Stefania Ventura, Gioele Rotini
e Melania Fiore
regia Barbara Chiesa

Terzo anno di repliche del fortunato giallo teatrale ambientato nella Casina di caccia che fu primo alloggio di Raffaello a Roma.
Un mistero mai chiarito: quale fu la vera causa della morte di Raffaello Sanzio da Urbino?
Non vi furono inchieste, solo commemorazioni. L’amante di Raffaello fu allontanata senza farne il nome. Ebbene, l’inchiesta la facciamo noi, oggi, utilizzando come investigatore d’eccezione colui che per primo tentò di penetrare i segreti artistici e personali del grande urbinate: Giorgio Vasari, il quale, circa vent’anni dopo la morte del grande pittore, si accinse a scriverne la biografia per includerla ne Le Vite.

29, 30 giugno
Relazione per un’Accademia
di Franz Kafka
con Stefania Ventura
regia Luca Negroni

Nel corso della sua vita Kafka ha sempre percorso una terra di confine tra estremi opposti: solitudine e società, lavoro e scrittura, matrimonio e vita solitaria. Inevitabile dunque per il nostro autore boemo, e di conseguenza per i suoi personaggi, il sentirsi come in gabbia. Ed è proprio in una gabbia che la scimmia Pietro il Rosso giunge in Europa dopo essere stata catturata e ferita. Durante il viaggio Pietro il Rosso si accorge di saper imitare molto bene gli uomini e che questo può garantirgli la libertà, o meglio, una forma di libertà. Stefania Ventura in una delle sue più intense e convincenti prove d’attrice.

1° luglio
Centomila, uno, nessuno
con Giuseppe Pambieri
scritto e diretto da Giuseppe Argirò

Un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo di Pirandello, attraverso le figure più significative della sua vita. Lo spettacolo racconta gli aspetti meno visitati della sua esistenza: dal rapporto con la domestica alla figura del precettore, al soggiorno tedesco e agli amori, specchio di un immaginario erotico ossessivo e tormentato. La drammaturgia attraversa le parole dei suoi testi: Il fu Mattia Pascal, Sei personaggi, Enrico IV, Così è (se vi pare), Il giuoco delle parti, fino a L’uomo dal fiore in bocca, il tutto affidato a un grande interprete in stato di grazia: Giuseppe Pambieri.

2 luglio
Il mondo di Giorgio
con Gaia De Laurentiis
e Margherita Di Rauso
coordinamento Riccardo Bàrbera

Avrebbe cento anni, Giorgio Strehler. Inutile raccontare la versatilità e la bravura delle due note interpreti: Gaia de Laurentiis e Margherita di Rauso, ma pochi sanno che ambedue sono nate artisticamente col più acclamato regista italiano dal dopoguerra ad oggi. “Vivo per raccontare” diceva sempre. Sul palco scorreranno quindi le sue idee sul teatro e sul mondo, il suo rapporto specialissimo con compagnie e singoli attori, il sodalizio con Paolo Grassi, rievocati da due attrici che sono state allieve di Giorgio alla scuola del Piccolo e poi sue interpreti in scena. Lettere, articoli, ricordi personali, immagini inedite…

5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 21 luglio
Sotto scacco
Canova vs Napoleone
di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa
con Camillo Marcello Ciorciaro, Lorenzo Grilli e Letizia Letza
musiche Marco Schiavoni
regia Barbara Chiesa

Nel bicentenario della morte di Canova, in Sotto scacco si ricostruisce il sorprendente rapporto che legò Antonio Canova e il giovane Napoleone Bonaparte. Nell’incontro/scontro tra i due giganti (frutto di rigorosa documentazione pur con qualche necessaria libertà drammaturgica) si fronteggiano due genialità di opposto segno, grazie alla “Bella Creola”, Giuseppina di Beauharnais, prima moglie del Grande Corso, che fortemente volle che i due collaborassero esercitando una forte fascinazione su entrambi. Sullo sfondo le campagne napoleoniche, l’Italia soggiogata e depredata e una misteriosa sfida scacchistica.

8 luglio
Stasera ho Deciso di Venirmi a Trovare
per fare due chiacchiere con me stesso
Di Antonella Ottai e Bruno Maccallini Liberamente Tratto Dalle Opere Di Fritz Grünbaum Con Bruno Maccallini
Musiche Di Pino Cangialosi
Eseguite Da Livia Cangialosi
Bruno Maccallini, nella sua esplorazione del mondo del teatro austroungarico impersona Fritz Grünbaum, eccelso cabarettista, regista e musicista austriaco, di famiglia ebraica, che per oltre trenta anni divertì con sketch, riviste e operette irriverenti il pubblico di Vienna e di Berlino, prima che il nazismo ne facesse una vittima della Shoah. Un mattatore dei suoi tempi. In scena i suoi monologhi autobiografici in cui dialoga con un “secondo io” litigando con sé stesso.

15 luglio
Oh! Diss’Ea
di e con Roberto Ciufoli
musiche dal vivo David Barittoni

Ulisse e il suo viaggio senza fine, un esempio per tutti, la curiosità, la voglia di conoscere e di esplorare che c’è o ci dovrebbe essere in ognuno di noi. Dopo il lungo assedio di Troia è partito, diretto verso Itaca e la sua bella Penelope o ha bighellonato per dieci anni prima di trovare la strada di casa? Ulisse, l’immagine dell’uomo moderno o semplicemente un distratto? Il quesito, che da secoli attanaglia studiosi e letterati, finalmente troverà risposte. Roberto Ciufoli, partendo da Omero, propone una riscrittura del famoso poema, una personale Odissea. Un’occasione irrinunciabile per un’approfondita analisi comica da non perdere, anche per i non curiosi.

22-23 luglio
Caro Chopin
con Elisabetta de Palo
e Riccardo Bàrbera
al pianoforte Mº Andrea Calvani

In un’epoca in cui le donne ricamavano fazzolettini, George Sand vestiva da uomo, fumava, si occupava di politica e di letteratura. Dopo aver collezionato molti amanti, si invaghisce del genio di Fryderyk Chopin il quale, prima di capitolare davanti al suo fascino prepotente, scrisse di lei: “Che donna antipatica! Ma è davvero una donna?”
Il tormentato e bizzarro rapporto tra il musicista e la scrittrice, attraverso le pagine di un sorprendente epistolario reinventato (ma su basi documentali) e accompagnato dalle più belle pagine musicali del “poeta del pianoforte”. Un amore sui generis in cui nulla è scontato.

26 luglio
Il profeta e la diva
Giuseppe Manfridi
presenta il suo romanzo
Gremese Editore

1969. Sera. In un albergo di Göreme, nel cuore dell’Anatolia, una lunga tavolata festeggia l’ultimo ciak del film Medea di Pier Paolo Pasolini. Abbandonata la cena prima degli altri, Pasolini trova la Callas ad aspettarlo presso la porta della sua stanza. Fra i due è nato un amore dilaniante, reso impossibile dall’omosessualità di lui. Ma la vicenda ha un terzo protagonista: il campione di salto triplo Giuseppe Gentile, reduce dalla medaglia di bronzo nelle recenti Olimpiadi messicane, chiamato, con sua grande sorpresa, a vestire i panni dell’argonauta Giasone. L’istrionico Manfridi trasforma la presentazione un vero e proprio evento. A cent’anni dalla nascita di Pasolini.

27 luglio
Maturina Fantesca
erede di Leonardo Da Vinci
di e con Patrizia La Fonte

Amboise, novembre 1519. In un disimpegno accanto alla cucina nel maniero di Clos Lucé gli scritti e alcuni ritratti su tavola attendono di essere consegnati agli eredi di Leonardo da Vinci, morto il 2 maggio, mentre era ospite del re Francesco I. Maturina, l’ultima governante di Leonardo, realmente esistita e citata nel suo testamento, non ha dato modo di sapere altro di sé. Qui, lei ha vissuto accanto a Leonardo negli ultimi anni, si è fatta una sua idea delle cose e delle persone e non mancherà di dirne ai visitatori. E si rivolge al pubblico: sono loro gli inviati a prendere gli scritti e i quadri per Francesco Melzi e Giacomo Caprotti? Sono essi banchieri o pellegrini? Vorranno prenderla a servizio o comprare da lei il ritratto di “Monna Vanna”, la “Gioconda Nuda”?

28, 29 luglio
Viva la vida
Frida Kahlo e Chavela Vargas
di Valeria Moretti
con Francesca Bianco ed Eleonora Tosto
chitarra Matteo Bottini – video Caterina Botti
regia Carlo Emilio Lerici

Se è certo che la storia d’amore tra Frida e Diego Rivera è stata intensa e passionale, altrettanto intenso è stato l’amore e profonda l’amicizia che ha legato Frida Kahlo alla mitica cantante messicana Chavela Vargas. In un immaginario racconto/dialogo tra Frida Kahlo e Chavela Vargas, Francesca Bianco, che dà voce alla pittrice ed Eleonora Tosto, che interpreta le canzoni, si alternano in uno scambio di emozioni e suggestioni oniriche, nelle quali arte, musica e vita appaiono imprescindibili.

30 luglio
Why‚ Clitennestra‚ why?
di Marguerite Yourcenar
con Miana Merisi, Alessandra Corona (Danzatrice) E Guido Tuveri (Danzatore)
Regia Maria Assunta Calvisi
Voce Fuori Campo Luigi Tontoranelli
In Fuochi la Yourcenar ha raccolto una serie di prose liriche collegate dal tema dell’amore. Perché Clitennestra ci riguarda oggi? Cosa ha da svelarci un uxoricidio in un’epoca di femminicidi efferati e ormai ricorrenti come un virus? Lo spettacolo vuole affondare le mani in questo terreno scivoloso. Tre donne: un’attrice in scena ad esprimere con le parole le trepidazioni di una donna uscita dalla mitologia e calata in una realtà senza tempo; una danzatrice sulla scena che le fa da contraltare con la forza del proprio corpo; una danzatrice sullo schermo a far vivere Clitennestra nella contemporaneità.

3, 4 agosto
Una stanza tutta per sé
di Virginia Woolf
con Barbara Chiesa

Una stanza tutta per sé è un testo pensato per la voce. Due conferenze tenute da Virginia Woolf a Cambridge, nell’ottobre del 1928. Come sempre accade per i grandi classici, il tempo non scalfisce in nulla il messaggio, anzi, col senno di poi, aggiunge valore e freschezza alle idee. In queste riflessioni c’è forza e determinazione, alla ricerca dello spazio in assoluto: storico, metafisico, temporale, letterario, architettonico, come pensava Virginia. Alcuni passi dei saggi sono stati il canovaccio per letture pubbliche o universitarie. La mise en èspace di Barbara Chiesa ci condurrà nell’anima di Virginia Woolf: la voce è il migliore strumento di conoscenza dello spirito.

5 agosto
La castellana‚ un noir
con Melania Fiore
musiche di Antonio di Pofi
scritto e diretto da Giuseppe Manfridi

Prigioniera della sua bellezza e protetta dai privilegi del censo che il matrimonio le aveva guadagnato, la contessa Erzsébet Báthory (1560-1614) convinta che il sangue delle fanciulle vergini le garantisse un’avvenenza eterna, fece del suo castello uno spaventoso luogo di sterminio seriale.
I documenti del processo che la condannò a essere murata viva, parlano di 650 vittime. La Báthory aveva creato un sistema perfetto per adescare giovani ragazze al fine di tradurre il loro sangue nel cosmetico di cui aveva bisogno. Un autentico noir, Melania Fiore, guidata dall’autore, in una prova d’attrice di grande spessore.


Oh! Diss’Ea

di e con Roberto Ciufoli
musiche dal vivo di David Barittoni


Casina del Curato o di Raffaello

Via Francesco Jacovacci, 25
00197 Roma
Telefono: 06 320 4715
Cellulare: 349 5705413
email:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
www.circolodellapipa.it
Prenotazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Apertura spazio biglietteria e servizio bar: ore 20.00
Spettacolo: ore 21.15
Posto unico intero: euro 18,00
Posto unico ridotto: euro 15,00
Abbonamento a 5 spettacoli: euro 50,00
Carnet a 5 ingressi: euro 70,00
Info e prenotazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
388 6977973
Per acquisti online: www.circolodellapipa.it


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