Quanto è affascinante la multidisciplinarietà nell'arte! La commistione di stili, la stratificazione di più compagini artistiche, il complemento di più prospettive, costituiscono la summa di una rappresentazione, quale essa sia. Così, ad esempio, musica e cinematografia si sposano perfettamente su un palco ove un complesso musicale sonorizza un film muto proiettato in contemporanea; e che dire dell'incredibile connubio rappresentato da danza, canto e musica in un musical che vede agire contemporaneamente una manciata di ballerini e cantanti accompagnati da un'orchestra sinfonica? Orbene, "Cetra una volta" è uno spettacolo che, in termini di valore assoluto, opera in un siffatto contesto, coinvolgendo ben quattro discipline, segnatamente la musica, il canto, la recitazione e il cabaret. Su musiche suonate dal vivo e dirette dalla bravissima sassofonista Cristiana Polegri, il trio Favete Linguis propone tre differenti realtà artistiche: il canto, che rappresenta la via principalmente percorsa, offre una stratificazione vocale incredibilmente ben costruita, che spesso si concretizza in punte espressive di raro spessore: questo organico replica perfettamente i vocalizzi virtuosistici dell'indimenticato Quartetto Cetra, ma sarebbe perfettamente in grado di proporre altri suggestivi intrecci vocali, attinti da più recenti periodi storici, come quelli performati dai New Trolls, dai Ricchi e Poveri, dai Pooh, e si - non le stiamo sparando troppo grosse - anche dai blasonatissimi Crosby, Stills & Nash o Simon & Garfunkel. A complemento, il trio inserisce nello spettacolo stralci cabarettistici, dove spesso è presa di mira l'unica donna del trio, Emanuela Fresi, oppure parodie di specifici frangenti letterari o teatrali, come quello avvincente in cui si chiamano in causa le opere di William Shakespeare. Al riguardo preme far notare l'abilità di Stefano Fresi di recitare anche in termini drammatici (ed è incredibile che, in alcuni momenti, egli sia stato in grado di richiamare l'arte oratoria del Gassman più enfatico), in un alveo, creato dagli altri due, assolutamente ilare e dissacratorio. Coordinando in considerazioni di sintesi quanto sopra espresso, contrariamente a quanto pubblicizzato nei comunicati stampa, "Cetra una volta" non è soltanto un rispettoso omaggio al Quartetto Cetra, ma è una testimonianza diretta di più abilità artistiche, perfettamente contestualizzate tra loro, rappresentate in repentina successione e senza soluzione di continuità, peraltro arricchite occasionalmente da aneddoti gustosi afferenti al varietà televisivo degli anni '50 e '60, una ulteriore angolazione della multidisciplinarietà citata in apertura del presente articolo. |
CETRA UNA VOLTA con i Favete Linguis: Teatro Parioli Orario di apertura Martedì, Mercoledì, Venerdì 10.00–13.30/14.30–19.00, Sabato e Domenica 12.00–19.00. Nei giorni di spettacolo serale la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita del giorno stesso |