Scritto da Alessandro Siragusa Sabato 24 Luglio 2010 19:49 Letto : 1620 volte
Le prime traccie rispecchiano in maniera evidente le influenze del gruppo, in “Turn me on”, dove gli AC/DC suonano preponderanti, così come la band di Slash e Axl Rose fa capolino tra le note della seguente “Three Times Rock”. Sicuramente degna di particolare menzione è “A Sing”, ottima ballad che in tutta la sua durata riesce a mantenersi sempre viva ed entusiasmante passando da parti melodiche ed arpeggiate ad un riffing più corposo e potente. Con “After the night” e “I rock I roll” torniamo in territori più prettamente Rock, mentre “A wave” ha delle caratteristiche che guardano più alla componente Heavy della band, in particolare per quanto riguarda il buon solo di chitarra. Abbastanza anonima in verità appare “I just want” se non fosse anche qui per il buon lavoro della chitarra solista, senza dubbio il vero punto di forza della band. Più antemica è “Man of the mountain”, mentre triste ed oscura con sonorità a cavallo tra Black Sabbath ed Iron Maiden è la melodica chiusura di “Hippogriff, altro ottimo brano sicuramente da segnalare. In conclusione Prisoners of Rock è un buon disco, che va ben oltre la sufficienza, un disco che certo non fa dell'originalità il suo lato migliore ma punta tutto sul fatto di essere un disco onesto, appassionato e sincero, ben radicato sulle proprie radici e, cosa importante, sicuramente ben suonato, in particolare da segnalare l'eccellente prova delle chitarre di Ivan Perugini, anche alla voce e di Giacomo Pettinari. Un disco che, pur non facendo gridare al capolavoro, soddisferà sicuramente le orecchie degli amanti e dei vecchi nostalgici dell'Hard Rock anni '80. Rock On!! 68/100
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Ivan Perugini: Voce, chitarra, piano Anno: 2010 |