Scritto da Corrado Nizza Martedì 22 Dicembre 2009 22:22 Letto : 1771 volte
L'opener è “On”, una specie di dubstep (sperimentalmente) oltranzista che si rivela un viaggio nevrotico tra frequenze bassissime, sotterranee direi, dissonanze inquietanti ed interferenze; decisamente oscuro. Al contrario “Fever” è sostanzialmente un brano dance, possibilmente un b-side del precedente Calcultator. “Koom Puter 9” è al massimo un divertissement a base di Nine Inch Nails, Bjork, spoken word cavernoso e robotico e sonorità pseudo 8-bit. Il vero talento del giovane produttore lo si ritrova nel kammerspiel glitch “Nintendo Night”, una piccola perla di convivenza di inventiva ritmica e tensione psicologica via samples schizzati e soluzioni ambient, e in “Trebor”, un pastiche di parti orchestrali da colonna sonora cinematografica, eletronica in beat repeat, percussioni, samples funk e rintocchi di pianoforte. Sebbene lontani anni luce dall'estetica trascurata dei mixtape, più che un'opera completa siamo in presenza di una dimostrazione dell'ampio range di possibilità nell'armamentario di Robot Kaard/D.M.C., un breve quaderno di appunti che vive di intuizioni e colpi di classe tra alti e bassi. 60/100
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Robot Kaard: Programming Anno: 2009 Sul web: |