- A&B - Ciao ragazzi, cominciamo con una breve storia della band e diteci che genere di metal suonate… - Anto (Reality Grey) - Ciao a tutti, ci siamo formati nel 2004 con l’intento di suonare quel melodic death metal che tanto andava per la maggiore in quegli anni e che poi si è trasformato in un qualcosa di molto personale fuori da qualsiasi dogma e imposizione. Abbiamo pubblicato fin’ora due full lenght, ‘Darkest Days Are Yet To Come’ (2006) e ‘Define Redemption’ (2014) e un EP nel 2008 intitolato ‘Day Zero’.
- A&B - Il vostro nuovo disco 'Beneath This Crown' è ormai pronto, avete trovato un’etichetta e stabilito la data di pubblicazione? - Anto (Reality Grey) - Il disco è pronto da un po’ e stiamo valutando un po’ di proposte da parte di alcune etichette. Non siamo ancora sicuri se pubblicare l’album DIY o affidarci a qualcuno. La proposta deve essere quella giusta, vedremo. Con ogni probabilità uscirà entro la fine di quest’anno.
- A&B - Quali argomenti avete trattato nell’album e da dove è arrivata l’ispirazione per i testi? - Albo (Reality Grey) - Personalmente, ho scritto i testi di quattro dei brani del nuovo album, e l’ispirazione è venuta fuori da riflessioni personali o da momenti in cui sentivo il bisogno di esprimere un pensiero. Nello specifico, “Indelible Stains” e “Preachers of Hatred” hanno riferimenti sociali ben definiti, la prima vorrebbe far riflettere sui danni causati dall’ego del genere umano, la seconda è una denuncia abbastanza cruda dei crimini e degli orrori delle guerre che non smettono di tormentare intere popolazioni. I testi di “The Fury” e “Reascent” sono più introspettivi: la prima, che ad un primo impatto sembra un inno alla rabbia, è in realtà una riflessione su quanto sia difficile controllare e frenare questo tipo di emozione; la seconda parla dell’importanza di mettersi in gioco e andare avanti, anche quando è difficile e nessuno crede in te.
- A&B - Quali differenze musicali ci saranno rispetto al precedente 'Define Redemption'? - Albo (Reality Grey) - 'Beneath This Crown' è più complesso, completo e maturo rispetto a 'Define Redemption'. Ci siamo spinti oltre qualsiasi etichetta e stereotipo, includendo tanti elementi a mio avviso sperimentali che non erano presenti sull’album precedente. - Anto (Reality Grey) - Personalmente, questo è l’album che volevo comporre e registrare sin dai nostri albori. Questa volta abbiamo avuto molto tempo a disposizione per sperimentare, registrare e arrangiare l’album esattamente come lo volevamo, anche grazie alla serietà e competenza dei Divergent Studios.
Anto (foto di Francesco Ferri)
- A&B - Siete musicisti molto tecnici e preparati, come avete imparato a suonare? - Albo (Reality Grey) - Per me è stata una crescita graduale, ottenuta grazie alla grande passione verso il mio strumento e la dedizione all’esercizio; la mia filosofia è che c’è sempre qualcosa da imparare, per cui cerco di non trascurare mai l’allenamento e suonare il più possibile anche nei ritagli di tempo. - Anto (Reality Grey) - Sono fermamente convinto che con lo strumento non ci si deve mai sentire ‘arrivati’ o soddisfatti. C’è sempre qualcosa da imparare e da migliorare. Cerco di suonare più generi musicali possibili per carpirne i segreti e implementarli nel mio modo di suonare.
- A&B - Tornando a 'Define…', all’epoca (2014) avete fatto un mini tour di promozione in Giappone, in che città avete suonato? Come è andata e cosa ricordate di quell’esperienza? - Anto (Reality Grey) - Abbiamo suonato principalmente nell’area metropolitana di Tokyo, che è già un territorio vastissimo in termini di distanze, e poi a Nagoya a circa 4-5 ore da Tokyo. Il tour è stato molto positivo e ci ha permesso di confrontarci con realtà musicali e soprattutto culturali lontanissime dalla nostra. La cosa che sicuramente ci ha fatto piacere è che la gente era numerosa ai nostri concerti e conosceva i brani. - Albo (Reality Grey) – È stata un’esperienza assolutamente positiva, della quale i ricordi sono davvero tanti. Per esempio, la notte dopo il primo concerto nonostante il jet-lag, pochissime ore di sonno e l’intensità dello show (durante il quale ho rotto due volte le corde della chitarra, cosa che fino ad allora non mi era mai successa) eravamo così carichi da rimanere in giro per Tokyo fino a tardissimo, noncuranti che il giorno dopo avremmo dovuto viaggiare di notte (subito dopo il concerto) per spostarci in un’altra città.
- A&B - In passato avete condiviso il palco con nomi famosi (Deicide, Sadist, Hatesphere…), c’è un episodio inedito che potete raccontare su qualcuna di queste (o altre non citate) band? - Albo (Reality Grey) - Ricordo di aver riso tantissimo al Bad Side 2012 (Gallipoli) quando Tony Foresta dei Municipal Waste portò sul palco una teglia di pasta al forno, presa probabilmente dal catering, e la regalò a qualcuno della prima fila del pubblico. Due secondi dopo il primo stacco del loro concerto pezzi di pasta al forno volavano su tutta la platea. - Anto (Reality Grey) - A Jack Owen dei Deicide piacciono le tette. Tanto tanto.
- A&B - Con quale gruppo vorreste un giorno andare in tour? - Anto (Reality Grey) - Iron Maiden (!!) Killswitch Engage. - Albo (Reality Grey) - Lamb of God!
Albo (foto di Francesco Ferri)
- A&B - Come mai secondo voi Bari e la sua provincia sfornano tante band di metal estremo (penso a Cruentus, Natron, Implodead, Tales of Deliria…)? - Anto (Reality Grey) - A Bari abbiamo una forte tradizione estrema, difficile dire il perché. Il pubblico ormai è abituato a certe sonorità che sicuramente in un contesto live funzionano parecchio e che probabilmente hanno fatto sì che sempre più ragazzi si appassionassero a questa tipologia di metal tanto da poi convincerli a fondare una band e a tentare la fortuna. Siamo amici da tantissimi anni con la maggior parte delle band da te menzionate e siamo sicuramente contenti di far parte della scena barese, che, a scapito di quello che si dice in giro, esiste ed è in buona salute. Da menzionare anche che a Bari esiste una bella scena hardcore.
- A&B - Domanda per Anto, in passato ai collaborato con i Godyva, come mai non hai continuato con loro? - Anto (Reality Grey) - Per motivi strettamente personali e che non hanno minimamente inficiato l’amicizia che mi lega ai membri della band. Ogni tanto bisogna fare delle scelte. Il periodo passato con loro lo ricordo sempre con piacere e mi ha fatto crescere a livello sia musicale che personale.
- A&B - Se doveste scegliere un brano di musica italiana da risuonare con il vostro stile, quale sarebbe? - Albo (Reality Grey) - Non ho idea di cosa potrebbe venir fuori, ma sarebbe divertente provare con “L’aquila e il falco” dei Pooh. - Anto (Reality Grey) - Questa non è male! Sottoscrivo.
- A&B - Quali sono le vostre passioni/interessi oltre alla musica? - Albo (Reality Grey) - Fotografia, disegno, sport. - Anto (Reality Grey) - Ho sempre fatto sport, dal calcio alle arti marziali al nuoto. Adesso dopo un intervento al menisco mi è rimasta ‘solo’ la palestra. Sono anche Pilota Commerciale ‘non praticante’ ahahah.
- A&B - Siete stati selezionati per suonare al Rock Metal Fest di Pulsano (Ta) il prossimo 17 agosto. Come siete venuti a conoscenza dell’evento e del relativo bando di partecipazione? - Anto (Reality Grey) - Conoscevo il festival da diversi anni, in quanto è un’eccellenza per la musica metal dal vivo in Puglia. Quest’anno siamo riusciti a partecipare anche grazie al fatto che abbiamo di nuovo una line up stabile con l’entrata del nuovo drummer Francesco.
- A&B - Cosa si deve aspettare chi verrà a vedervi dal vivo? - Anto (Reality Grey) - Sicuramente uno show intenso ed eclettico come la nostra musica. Ci piace divertirci e dare il 100% per far divertire chi ci viene a vedere. In scaletta ci saranno dei brani brutali ed altri più melodici da cantare a squarciagola.
- A&B - Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e ai lettori di “Artists & Bands”. - Anto (Reality Grey) - Vi ringraziamo per lo spazio concessoci, seguiteci sui nostri social a questi indirizzi: Facebook e Instagram. Ci si becca il 17!
REALITY GREY - in alto da sin. Tommy e Francesco In basso da sin. Albo, Anto e Alex
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