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Big Steel Shit

Con questa intervista A&B vi presenta i Big Steel Shit da Taranto. Giovani, determinati e dotati di spirito goliardico, nel nuovo disco Shit Happens (una miscela esplosiva di grunge, alternative rock e metal aggressivo) affrontano temi impegnati e di stretta attualità. Siete pronti? Via…"


BIG STEEL SHIT

Giovanni Lopriore: voce
Stefano D'Errico: chitarra
Marco Costante: chitarra
Alessandro Lippo: basso  
Fulvio Orlando: batteria

- A&B –
Presentatevi ai nostri lettori, raccontando brevemente la vostra storia.
- Gruppo [Big Steel Shit] -
Ciao a tutti! Il gruppo nasce nel 2006 dalle idee di Stefano D'Errico, Giovanni Lopriore e Marco Costante e, a causa di diversi cambi di line-up, giunge ad una stabilità nel 2010 con l'ingresso di Alessandro Lippo e Davide Perrucci. Con questa formazione, sempre nel 2010, abbiamo registrato il nostro primo EP Greavy, consistente di 8 tracce caratterizzate da un sound hard ‘n’ heavy. Nel 2011 un nuovo cambio di line-up, si tratta della batteria questa volta, porta all'ingresso di Fulvio Orlando e alla preparazione di Shit Happens, primo LP di 11 tracce che fondono energie alternative metal e atmosfere post-grunge, uscito il 31/10/2012.

- A&B –
Come e perché avete scelto il nome della band? Taranto, la vostra città, con la presenza dello stabilimento ILVA, che produce acciaio, c’entra qualcosa?

- Gruppo [Big Steel Shit] –
In una città come la nostra è stato inevitabile riferirsi, a partire dal nome, ad una realtà così presente sul territorio. E poi Big Steel Shit rispetta il format canonico per i nomi delle band metal con riferimenti a grandi misure, metalli e intestino crasso. Inoltre non si corre il rischio di condividere il nome con qualche astruso complessino cecoslovacco (risate).

- A&B –
Sempre a proposito di ILVA, in questo periodo così particolare per la città, come state vivendo la questione salute, lavoro e ambiente? C’è un riscontro di questi argomenti nelle vostre canzoni?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Non potevamo, vista la nostra provenienza e visto il messaggio che cerchiamo di mandare attraverso la nostra musica, non trattare un tema così importante come quello dell'ILVA. Ma, al contrario di come fa ogni giorno molta gente, noi non vogliamo prendere una posizione e dettarla come verità assoluta. Ognuno di noi cinque ha il suo pensiero sull'argomento, senza dubbio; ma nella nostra canzone "Industrial fever" noi puntiamo solo a sensibilizzare l'ascoltatore, in una città dove migliaia di persone sono sfamate da ciò che ci uccide e la scelta non è sicuramente facile. Benessere o salute? Non sta a noi, o perlomeno solo a noi cinque, deciderlo: è una scelta che ogni tarantino deve fare!

- A&B –
Passiamo ora al vostro nuovo disco Shit Happens (modo di dire tipicamente inglese che si può tradurre in “le cose brutte accadono” oppure “così va la vita” – n.d.R.). Di cosa parlano i testi?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Beh Shit Happens non è un titolo scelto per caso e questa formula fa da filo conduttore per le lyrics dell'album. Abbiamo cercato di esprimere le nostre reazioni davanti ad una realtà piena di problemi e contraddizioni. Ci siamo schierati contro le mafie ("Godsons"), le malversazioni della politica ("It barks rage"), la globalizzazione e le sue sperequazioni ("Lard"), la disinformazione ("News that confuse") e abbiamo trattato il più lucidamente possibile temi quali la tossicodipendenza ("Stoned by reality"), la frenesia della vita moderna ("Waiting for the bus"), la “non vita” dei malati d'Alzheimer ("Brakes off"), l'industrializzazione e la salute ("Industrial fever"). Inoltre ci siamo lasciati dello spazio di manovra per un paio di pezzi di ambito individuale e sentimentale ("Misleading" e "Didn't mean"). Il tutto è riassunto dal testo della title track, sintesi e chiave di lettura dell'intero album.

- A&B –
Parlateci anche dell’aspetto musicale.

- Gruppo [Big Steel Shit] –
In quanto amanti della scena musicale di Seattle nata negli anni '90, il grunge ha influenzato fortemente la nostra esperienza. Ma da quel periodo a oggi, sono passati vent'anni, in cui la musica ha trovato nuove strade, noi stessi non apparteniamo certo alla generazione dei vari Alice In Chains, Soundgarden, etc. L'obbiettivo che cerchiamo di porci è di creare un prodotto di nuovo respiro, che è sicuramente influenzato dagli anni '90, ma arricchito da sonorità moderne.

- A&B –
Quali sono i gruppi e i dischi che vi hanno influenzato maggiormente?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Ognuno di noi ha orientamenti e gusti musicali molto vasti; di conseguenza è normale che i punti di contatto così come le disomogeneità tra noi siano tante da questo punto di vista. Sicuramente influenze come quelle dei Pearl Jam, AIC, Soundgarden sono molto presenti, ma anche di gruppi come Avenged Sevenfold, Pain of Salvation, Freak Kitchen, etc.

- A&B –
Avete per caso ascoltato King Animal dei Soundgarden? Cosa ne pensate?
- Giovanni Lopriore [Big Steel Shit] –
In quanto assoluto amante di Chris e dei Soundgarden, non posso che rispondere io a questa domanda. E non voglio fare come nella maggior parte delle recensioni che ho letto, dove si parla solo di quanto non sia al livello di Badmotorfinger o di Superunknown. Anche perché non sono più i ragazzi di una volta! E, per quanto nessuno sia rimasto estasiato dal prodotto, io consiglio vivamente quest'album, molto più "easy-listening" di album come quelli che ho citato prima. Soprattutto consiglio "Taree", in quanto è quella che a primo impatto mi ha colpito di più, calma ma molto coinvolgente!

- A&B –
Siete giovanissimi e sul palco date l’impressione di divertirvi moltissimo. Quanto conta per voi l’amicizia e l’ironia?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Suonare è per noi una cosa molto importante e divertente. L'amicizia conta tantissimo e, per quanto ogni tanto vorremmo vederci penzolare appesi ad un cappio, non possiamo fare a meno l'uno dell'altro. Se per caso uno di noi si facesse male, è molto più probabile che gli altri si facciano avanti per deriderlo piuttosto che per aiutarlo!

- A&B –
Sesso, droga o rock’n’roll? A voi la scelta.
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Sesso, droga e rock'n'roll! Il tutto miscelato con una buona dose di birre, amari e shottini vari! All-in!

- A&B –
Questa estate avete suonato in Germania e Olanda, quali sono i ricordi più interessanti di questo giro per l’Europa?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
E' stata un'esperienza splendida, nonostante il viaggio sia stato interminabile! I ricordi sono tantissimi, dai più confusi ai più nitidi. I locali erano fighissimi, la riposta del pubblico è stata grandiosa! E poi ci sono una tonnellata di foto che testimoniano le 1000 stronzate fatte per tutto il resto del tempo.

- A&B –
E l’esperienza live al Rock Metal Fest di Pulsano?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Sicuramente una bellissima esperienza, un bel palco. Il pubblico era molto numeroso (probabilmente il più numeroso mai avuto durante la nostra esperienza) e ci siamo divertiti moltissimo. Un ringraziamento in particolare va soprattutto a Silvia Galetta, che è salita sul palco con noi per cantare "Waiting for the bus" (traccia presente in Shit Happens), e che ha condiviso con noi l'adrenalina del palco del Rock Metal Fest.

- A&B –
Quale è l’episodio più simpatico e quale quello più sgradevole capitato alla band?
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Il più sgradevole è capitato durante un festival, all'incirca un anno fa. Eravamo gli ultimi in scaletta e, per una scarsa organizzazione, accompagnata da un intervento "fuori programma" della Polizia di Stato, non abbiamo avuto la possibilità di suonare. Ricordiamo ancora il turpiloquio artistico che si era generato in pochi minuti! Il più gradevole, invece, riguarda il medesimo evento... Gli organizzatori decisero infatti di pagarci per aver perso il pomeriggio a prendere il sole!

- A&B –
Quali sono i vostri programmi futuri, avete in scaletta video e concerti?

- Gruppo [Big Steel Shit] –
Sicuramente gireremo almeno un paio di video di brani tratti da Shit Happens, ma per ora non vi riveliamo nient'altro. Per quanto riguarda i live, siamo sempre a caccia di date, e stiamo riorganizzando tutto il necessario in vista di un nuovo tour estivo in Europa.

- A&B –
Vi ringrazio per la disponibilità. Lascio ora a voi lo spazio per aggiungere qualcosa che può essere sfuggito (o che non vi ho chiesto) e per salutare i nostri lettori.
- Gruppo [Big Steel Shit] –
Ciao a te Eric, a tutta la redazione e a tutti i nostri sostenitori! Stay metal!


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