A tre anni di distanza dal bellissimo album Perché Sorridere?! tornano sulle scene i Devocka, una delle più interessanti formazioni del rock underground nostrano. Meno irruenti ma sempre cupi e pessimisti (come da copione, verrebbe da dire), abbiamo scambiato per l’occasione quattro chiacchiere con Igor, il cantante della band. Il risultato lo potete leggere di seguito. |
Igor Tosi: Voce, chitarra e synth Altri articoli su A&B: |
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- A&B - Ciao Igor, innanzitutto come state? La morte del sole è il vostro terzo disco in studio, e rispetto al suo diretto predecessore, il cambio di rotta è evidente. Passare da un energico punk noise a sonorità più new wave per voi è stato un passo naturale oppure è stata una decisione concordata? - Igor - Verissimo! “La morte del sole” ha sonorità più vicine alla new wave e al post-punk rispetto a “Perchè Sorridere?!” e non è stata certamente una scelta concordata, semmai un naturale proseguimento del nostro percorso sonoro. Probabilmente input diversi e la voglia di rinnovarci hanno fatto il resto. - A&B - Quando ho avuto occasione di intervistarvi tre anni or sono, ci trovammo d’accordo col trovare Perché sorridere?! Un disco “pessimista”. Ma anche questo nuovo non è di certo da meno… insomma, passano gli anni ma la vostra urgenza espressiva è sempre molto forte. - Igor - Mi fa piacere che la pensi in questo modo. Entrambi i dischi sono pessimisti, e alla fine anche noi stessi lo siamo, o perlomeno lo sono. “Perchè Sorridere?!” è arrabbiato e teso, “La morte del sole” mantiene la tensione, ma le liriche sono senza speranza, ardono meno, e sono maggiormente incentrate sull'esplorazione dell'io interiore piuttosto che su tematiche sociali come per il suo predecessore. - A&B - In questo delicatissimo e particolare momento social/politico sembra che la vostra rabbia sia una sorta di inevitabile esternazione dei tempi che viviamo. Quando canti un brano, senti tutto il peso del momento buio che stiamo vivendo? - Igor - Sicuramente questo periodo incerto e delicatissimo influisce sul nostro modo di scrivere, come penso succeda per moltissimi artisti. In particolare sia nella stesura dei testi, sia nella maggior parte dei riff l'espressione riflette il momento storico che stiamo vivendo, cerco in ogni modo di partire sempre da un punto di vista molto soggettivo sia in fase di scrittura che nell'interpretazione dal vivo. - A&B - Ci sono ancora pesanti influenze cinematografiche nella vostra musica? - Igor - Francesco (Bonini, il bassista – ndr.) ed io siamo appassionati di cinema, oltre al maestro Kubrick, l'ispirazione può venire direttamente dalle immagini di Lynch, Cronemberg, Greenaway o Kitano tra gli altri. Certamente il cinema che ci piace influenza il nostro stile. - A&B - Se non ho mal interpretato il testo, “Tecnologici” sembra essere un pesante attacco alle tecnologie moderne, a questa era fatta di internet e social network che spuntano come funghi. Com’è nel 2012 il vostro rapporto col web? - Igor - Sì "Tecnologici" tratta e critica le nuove tecnologie ma in senso lato. Il brano parla di una persona che conosco, un vero looser, una persona che rimane schiava di certe tecnologie e finisce per perdersi consapevolmente nelle stesse. Personalmente utilizzo molto i social network, anche se non posto quasi mai nulla, cerco in ogni modo contatti e situazioni dove provare ad infilare la band anche con l'aiuto di Francesco Strino de i Dischi Del Minollo, che ci sta supportando molto. - A&B - Immagino che, come da vostra tradizione, supporterete l’uscita dell’album con una serie di date promozionali. Rispetto all’ultimo tour ci dobbiamo aspettare qualcosa di diverso, tolte chiaramente le setlist? - Igor - Beh ci piacerebbe. Su questo argomento di cose da dire ce ne sarebbero molte. in ogni modo anche dopo l'uscita di "Perchè Sorridere?!" nel 2009, sembrava esserci grande interesse verso la nostra band e sono state ipotizzate diverse situazioni live per i Devocka. Purtroppo nessuna di queste si è poi concretizzata. In Italia sembra funzionare così: se hai un'agenzia di booking importante allora suoni, se il tuo disco esce con un'etichetta supportata da quel paio di siti e riviste che fanno il bello e il cattivo tempo dell'underground italiano, suoni. Se la tua band non ha uno di questi booking o non è supportato da questi network NON suona, se non a livello locale. I club dal canto loro non rischiano nulla e questo è anche condivisibile, ma a parte il concerto che abbiamo fatto a Birmingham del 2009, non abbiamo avuto molte altre opportunità di suonare fuori da Ferrara. Speriamo ovviamente che qualcuno ci dia la possibilità di esibirci dal vivo anche al di fuori della provincia, ma al momento le uniche date fissate sono l'11 di Agosto al bagno Corallo del Lido di Spina (FE) e il 17 Agosto al "What is rock?" di Portomaggiore (FE). Di conseguenza anche gli stessi brani di "Perchè Sorridere?!" sono stati suonati pochissime volte fuori Ferrara, e alla fine non sappiamo nemmeno noi a questo punto cosa aspettarci da un nostro concerto, certamente il nostro set è molto teso, probabilmente più cupo come suono rispetto a qualche anno fa. Ma se "in quella determinata serata" siamo incazzati.... - A&B - Igor, ringraziando te e tutto il resto della band per la vostra immensa disponibilità, vorrei che finissi questa intervista lasciando un messaggio a ttuti i lettori di A&B. - Igor - Grazie mille a te Fabio! Invitiamo tutti i lettori di A&B a sentire "La morte del sole" di cui siamo davvero orgogliosi e speranzosi di portarlo anche un po' in giro in veste live! Mada |