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Dreker

Circa un anno fa avevamo recensito su queste pagine il primo demo dei Dreker, giovane thrash band salentina, ora “A&B” pubblica una recente intervista con il cantante e fondatore Alex Fiore ed il bassista Luca, uno dei componenti della rinnovata formazione. A voi il piacere di scoprire cosa passa nella testa dei nostri due (folli) interlocutori.

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- Recensione di: In Thrash We Trust - EP – 2011

- A&B -
Ciao ragazzi, presentatevi ai lettori della nostra webzine raccontando brevemente la storia della band.
- Alex [Dreker] -
Salve a tutti i lettori di Artistsandbands! La band è nata nella seconda metà del 2008, volevo un qualcosa che fosse molto anni ‘80 e nello stesso tempo avesse personalità e ironia, che non si limitasse a fare il verso alle bands del passato. In mezzo ci sono stati numerosissimi cambi di line-up, io sono l’unico sopravvissuto della line-up iniziale, nel mezzo di tutto ciò abbiamo registrato (con pochi mezzi e tanti problemi) un demo, intitolato In Thrash We Trust e ora con l’attuale “indurita” line-up stiamo per fare uscire uno split CD con altre 3 bands pugliesi.

- A&B -
Quali sono le vostre principali influenze e i vostri artisti preferiti?
- Luca [Dreker] -
OLe mie influenze spaziano tra molti generi, ma principalmente mi accodo al filone del technical thrash metal senza nulla togliere al thrash ottantiano e a qualsiasi tipo di cosa mi piaccia, a prescindere dal genere (a parte la merda core). Da bassista mi ispiro a sua maestà Steve Di Giorgio!
- Alex [Dreker] -
Nel filone rock/metal in assoluto thrash anni ’80 a manetta, ma in generale ascolto un po’ di tutto, dal prog rock al black. Al di fuori del metal invece apprezzo il folk, il blues, ma soprattutto i cantautori italiani. Come mia principale influenza cito lo zio Tom Angelripper, per il suo spirito da cazzone.

- A&B -
Avete interessi extra musicali (cinema, libri, fumetti…)?
- Alex [Dreker] -
Sono un fottuto appassionato di buon cinema, adoro i film di Sergio Leone, Cronenberg, Tarantino, Bergman, Kurosawa, Nolan, Aronofsky e tanti altri. Poi mi piace anche leggere, in particolare su questioni di attualità o di storia.
- Luca [Dreker] -
Adoro molto la sci-fi e leggo molto su quest’argomento, oltre ad essere un nerd vecchia scuola, ovviamente, e a creare fastidio alla gente che mi sta intorno.

- A&B -
Conoscete il riscontro in termini di vendite del vostro demo “In Thrash we trust”?
- Alex [Dreker] -
“In Thrash we Trust” è stato pur sempre un EP autoprodotto, nato inizialmente come demo fatto “alla buona” e con pochissimi soldi (derivanti dai live di un’estate) perciò non c’erano molte aspettative, ma comunque è stato ben accolto con molte buone recensioni. Le vendite sono relative, non essendo un album, ma per come era stato concepito questo “In thrash we trust” ci ha dato più visibilità di quanto pensavamo.

- A&B -
Di chi è la voce che si sente nella introduzione della canzone “Bimbominkia”? [Una ragazzina pronuncia queste precise parole: “Io adoro il rock, il rock è la mia vita e la musica è la mia vita e io adoro tutti quanti i rockettari, e specialmente i Tokyo Hotel, capito? Perché i Tokyo Hotel sono dei artisti bravissimi e tu te ne devi soltanto andare a cagare!!!” – n.d.R.] Raccontateci qualcosa di più su questo brano.
- Alex [Dreker] -
La voce è presa da un video trovato su youtube in cui una ragazzina insultava Pino Scotto perché aveva osato parlar male dei Tokyo Hotel. L’ispirazione per questo brano mi è venuta in un diverbio musicale con mia sorella, chiuso da me con quella parola. Subito dopo mi sono reso conto della musicalità di quel termine e ho pensato: “Cazzo, devo farci un pezzo!”.

- A&B -
Nel vostro lavoro colpiscono positivamente i brani dove ci sono i cambi di atmosfera ed i passaggi più lenti, le vostre nuove composizioni seguiranno questa strada?
- Luca [Dreker] -
Sì e no. Ci saranno sicuramente alcuni brani sul vecchio stile, ma con 3 componenti nuovi, me compreso, il sound cambierà di sicuro. Stiamo cercando di migliore e ampliare con influenze più tecniche, ma senza cadere nei virtuosismi gay.

- A&B -
Avete pensato a brani da cantare in italiano?
- Alex [Dreker] -
C’è stato un tentativo con la vecchia line up; avevamo iniziato un pezzo, ma poi cambiando formazione il brano in questione è stato abortito. Ti dico che mi piacerebbe farlo, ma al contrario di come si potrebbe pensare, cantare in italiano è più difficile che in inglese. Farò un po’ di pratica con il side project crossover mio e di Germano e magari poi mi cimenterò anche coi Dreker.

- A&B -
Conoscendo la vostra ironia e lo sguardo sempre attento alle distorsioni della nostra società (quella italiana in particolare), vi lancio una idea (poi ci accordiamo sulle royalties - eheheheh), avete pensato a comporre una canzone sulla vecchia questione del “bunga-bunga”? [L’intervista è stata raccolta prima del recente cambio di governo – n.d.R.].
- Alex [Dreker] -
Aahahaah, ma già ce l’abbiamo! Con “War of the Whores” abbiamo anticipato i tempi, lì infatti si parla di zo**ole, che, in quanto tali, hanno la vita semplificata e arrivano addirittura a posti di alto livello (si, il riferimento è proprio a lei) con buona pace di chi si spacca il culo onestamente…“Why we must to have work? We have all with blowjobs!”.


- A&B -
C’è un brano che, come DREKER, vi piacerebbe “coverizzare” o addirittura stravolgere?
- Alex [Dreker] -
Su ‘sto punto ci stiamo scannando, ahahahaha! L’idea è di prendere un pezzo non metal (o, quantomeno, non thrash) e dargli una botta di vita, ma ognuno ha le proprie idee. Se riusciremo a metterci d’accordo lo faremo… Già per ora, comunque, un assaggio l’abbiamo dato col breve intermezzo della marcia di Topolino, che ogni tanto proponiamo live (quando siamo abbastanza ubriachi da non vergognarcene ahahahahha!).
- Luca [Dreker] -
Money” dei Pink Floyd versione thrash metal!!!
- Alex [Dreker] -
MAI! Non dissacreremo mai i Pink Floyd!!!

- A&B -
Cosa bolle in pentola (oltre al luppolo, ovviamente – ehehehe) e quali sono i programmi futuri?
- Alex [Dreker] -
Il 22 ottobre scorso abbiamo presentato il nostro split Cd tutto made in puglia dal titolo “Vieni a pogare in Puglia” realizzato insieme a gli amici Stige/Vinterblot/Immortadell e a giorni uscirà il nostro primo video di “We want to drink” realizzato con le clip di gente che ci ha inviato le proprie bevute. Poi, subito dopo, si pubblicizza lo split con un po’ di live, possibilmente oltre i confini salentini e poi ci si mette sotto a preparare l’album!

- A&B -
Avete contatti con qualche etichetta o preferite l’autoproduzione?
- Alex [Dreker] -
Lo split Cd è quasi prettamente a scopo promozionale verso le etichette. L’autoproduzione è comunque limitante e poter contare su un’etichetta in vista dell’album sarebbe un’ottima cosa, anche per avere una maggiore distribuzione. Valuteremo quanto ci capiterà sotto mano.

- A&B -
Durante i concerti quale è la risposta del pubblico ?
- Luca [Dreker] -
Dipende dal posto in cui suoniamo e da quanta gente c’è. Se c’è tanta gente si poga, se c’è poca gente no. Ma di solito il gruppo ha avuto ottimi responsi.

- A&B -
Quale è il fatto più strano che vi è capitato da quando suonate?
- Alex [Dreker] -
Alla trasferta di Roma gli amici Southern Drinkstruction organizzarono un bellissimo concerto/schiuma party, è stato divertentissimo suonare mentre dal palco e sul palco arrivava schiuma e panna da cucina, con il risultato che in pochissimo tempo il palco è diventato sudicio e scivolosissimo, tant’è che riuscivamo a muoverci pochissimo perché praticamente “pattinavamo”!!! Ovviamente la logica conseguenza è stata una mia caduta sulla batteria! Ma ci aggiungerei anche l’esibizione del Pulsano Rock Metal Fest [edizione 2010 – n.d.R.] in cui mi ruppi un legamento del ginocchio al primo brano per un salto alla cazzo.

- A&B -
C’è una band famosa con la quale avete già diviso (o vorreste dividere) il palco?
- Alex [Dreker] -
Aprire per le grosse bands è possibile solo se ti metti a 90 gradi o sganci i soldi. Su questo abbiamo i piedi ben piantati a terra, e, ad ogni modo, preferiamo supportare la scena underground.

- A&B -
Ci sono band emergenti che vorreste segnalare?
- Luca [Dreker] -
I nostri amici Assaulter in primis [thrash band di Taranto - n.d.R.], mentre, sul fronte internazionale, gli sfavillanti Vektor.
- Alex [Dreker] -
Aggiungerei anche i nostri “padrini” Hopesend.

- A&B -
Vi ringrazio per aver trovato il tempo per questa intervista e vi lascio lo spazio per un messaggio ai vostri fans e a quanti frequentano il nostro sito.
- Luca [Dreker] -
Comprate il nostro split e ascoltatelo mentre cacate. Il sound ne gioverà tantissimo!!!
- Alex [Dreker] -
Mi associo, e in più saluto tutti i vostri lettori e te Eric, che hai perso del tempo a intervistare dei mentecatti come noi due.

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