Home Articoli Libri Fabrizio Giosuè - Tolkien Rocks. Viaggio musicale nella Terra di Mezzo

Fabrizio Giosuè
Tolkien Rocks. Viaggio musicale nella Terra di Mezzo

Tolkien Rocks mi ha messo di fonte a due ben precisi “momenti” della mia vita che da sempre si sono intersecati e convivono in me influenzandosi a vicenda in una specie di schizofrenia virtuosa: quelli che io chiamo il mio periodo rock e quello fantastico.

Nel notevole saggio di Giosuè finalmente ho trovato la chiave di lettura al dubbio amletico “è il rock che mi spinge alla fantasia o è il fantasy che genera una necessità di musica espressiva”? Mi sono quindi sentito meno solo scoprendo la miriade di band più o meno famose che hanno trovato in Tolkien una ispirazione più o meno occulta per i loro lavori e per la loro musica … La molla della fantasia, del lato destro del cervello, è quindi quella necessarie per stimolare un processo creativo … qualunque esso sia. Il libro è organizzato in diversi capitoli che approfondiscono varie tematiche; si parte con una analisi dei profondi legami tra l’opera letteraria di Tolkien, ed in particolare i libri “Lo Hobbit” e soprattutto “Il Signore Degli Anelli”, e la musica che percorre ogni situazione, ogni avventura e da ritmo alle narrazioni…
Un inquadramento filologico indispensabile per comprendere al meglio il vero fulcro del saggio, per comprenderne l’approccio, per porre le fondamenta del ragionamento.

Il secondo capitolo infatti sorprende il lettore accompagnandolo a scoprire (o riscoprire) i profondi legami tra i temi Tolkeniani e molti dei protagonisti più o meno di spicco della scena musicale mondiale. Led Zeppelin, Black Sabbath, The Allman Brothers Band, Cream … sono solo alcune delle band rock che devono molto della loro ispirazione alle sensazioni ed avventure raccontate da Tolkien. Ne sono dimostrazione riferimenti specifici nei testi delle band e nei racconti e storie di epiche lotte tra bene e male che sembrano battaglie di contorno alla guerra tra uomini, nani, elfi, hobbit ed orchi. Tutto ben inquadrato, ben documentato e descritto da Fabrizio Giosuè, prodigo di informazioni e curiosità anche se talvolta alcune interpretazioni potrebbero risultare un po’ forzate. Anche il progressive ovviamente è della partita, basti pensare ai Camel, o ai Rush, o a  “The Elf“ di Wakeman … per non parlare dei Marillion, crasi del nome originario della band: Silmarillion, come l’omonimo libro di Tolkien.

Il saggio prosegue poi descrivendo i legami tra le avventure della “terra di mezzo” ed il mondo dell’heavy rock e del metal. Sono prese in considerazione miriadi di band, a me per lo più ignote, lo confesso, che più o meno direttamente citano e “vivono” la misteriosa iconografia della saga fantasy. Non mancano anche un capito dedicato ai teutonici “Blind Guardian” ed al loro album ispirato a “Il Silmarillion” che ha avuto una notevole fortuna con milioni di dischi venduti, ed uno dedicato alla scena italiana. Il libro si conclude con una analisi delle esperienze musicali che hanno caratterizzato la carriera di molti degli attori della versione cinematografica della saga Tolkeniana: Christopher Lee (Saruman) che più che novantenne ha pubblicato due dischi heavy metal dedicati a Carlo Magno, Billy Boyd (Pipino), Viggo Mortenson (Aragorn) e tanti altri.

Un libro completo, con una scrittura scorrevole e mai noiosa nonostante i necessari elenchi. Una storia del rock (ri)presa da un punto di vista diverso dal solito e per questo intrigante e stimolante. Erano anni che non mi divertivo tanto nel leggere un saggio sulla musica … imparando qualcosa.


Arcana Edizioni
http://www.arcanaedizioni.com/

Pagine: 144
Uscita: 2015
ISBN: 9788862318280
Prezzo: 16,00 €

 

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