Firma autorevole del giornalismo musicale italiano e storico collaboratore per TV Sorrisi & Canzoni, Daniele Soragni col libro Lucio Dalla, La Dove Il Mare Luccica non ha voluto produrre un semplice istant book sulla vita del mai troppo compianto cantautore bolognese, ma un vero atto d’amore nei confronti di uno dei musicisti più completi, schivi e fondamentali del panorama musicale nostrano.

La storia di Lucio Dalla in questo volume è raccontata in maniera decisamente riassuntiva (ma sia chiaro, non mancano aneddoti interessanti) -  ma non per questo non esaustiva: sono tante le foto che ci sono in questo libro a corredo del testo, istantanee che vedono Dalla suonare il suo tanto amato clarinetto, con gli amici De Gregori, Ron e Gianni Morandi, con la quale ha collaborato per anni, ma soprattutto immagini di un uomo che ha deciso sin dall’inizio della propria carriera di estraniarsi dallo show business per dare tutto il suo talento alla musica, valvola di sfogo che gli ha concesso di realizzare alcuni dei dischi più sperimentali e per certi versi “dissonanti” del pop cantautorale made in italy (su tutti il capolavoro Anidride Solforosa del 1975).

Bellissima all’interno del volume anche la lettere aperta che gli ha dedicato Ligabue, cosi come sono molto sentiti i pensieri di molti big della nostra canzone alla reazione della sua morte dello scorso 1° marzo a Montreaux, Svizzera (dove la sera prima s’era esibito in uno dei suoi concerti per un nuovo tour europeo), raccolti in fondo al volume; interessante anche l’analisi di alcuni dei testi più belli di Dalla curati dallo stesso Soragni.

Chiosando Lucio Dalla, La Dove Il Mare Luccica è un’opera sentita è gradevole, un volume riuscito nell’intento di raccontare una personalità unica e inarrivabile, di grande carisma e personalità. Lucio Dalla alla fine, era il vero “motore del 2000” della canzone italiana.