Scritto da Gianluca Livi Giovedì 20 Gennaio 2022 23:48
Il musical "7 spose per 7 fratelli", in scena presso il capitolino Brancaccio dal 19 gennaio al 6 febbraio, presenta innumerevoli elementi di interesse. |
Scritto da Gianluca Livi Sabato 15 Gennaio 2022 08:40
Non tragga in inganno il titolo, che non ha nulla a che vedere con l'omonimo film del 2019. |
Scritto da Valeria Lupidi Mercoledì 29 Dicembre 2021 09:39
Chi non ricorda la "banda della magliana" che imperversò a Roma ed Italia per decenni? |
Scritto da Valeria Lupidi Lunedì 27 Dicembre 2021 09:05
Riparte la stagione teatrale al Parioli dopo un lungo periodo di stop |
Scritto da Valeria Lupidi Sabato 18 Dicembre 2021 08:42
Un'esperienza diversa per il teatro: il radiodramma, testo di tipo teatrale scritto espressamente per la radio. Per il teatro rappresenta un'anomalia mancando l'elemento della "visibilita". Lo spettatore, infatti non dovrebbe vedere gli attori e quindi tutti gli elementi collegati alla mimica ed alla fisicità vengono meno. In questa versione del Colloquio notturno con un uomo disprezzato, i due protagonisti (il boia e l'innocente) sono sul palcoscenico, ma è subito evidente che si tratta di un adattamento teatrale: l'innocente volta quasi sempre le spalle al pubblico, e la scenografia è essenziale, cupa, quasi invisibile. Nel corso del loro colloquio notturno i due protagonisti riflettono su un tema profondo ed emotivamente coinvolgente: il potere uccide gli uomini ma non può cancellare il loro passaggio nella vita terrena, la loro moralità, la loro intelligenza, ciò che hanno fatto. Un messaggio forte e chiaro che raggiunge lo spettatore obbligandolo ad una riflessione sul concetto di potere, tema molto caro a Durrenmatt. Un boia fermo e calato nel suo ruolo apparentemente insensibile e superficiale ed un innocente che non riesce a gridare la sua incolpevolezza al mondo e nel mezzo un potere forte esercitato dall'alto danno vita ad un testo interessante che affronta argomenti propri ad ogni periodo ed epoca storica e quindi non ha una precisa collocazione temporale. Temi "forti" affrontati con riflessioni sulla società e sul valore della vita e soprattutto della morte. Molto apprezzabile l'interpretazione dei due protagonisti. Affettata e con evidente senso di superiorità la recitazione dell'innocente; profonda e vissuta quella del boia. Spettacolo non da prendere alla leggera, ma sicuramente piacevole e coinvolgente. |
Colloquio notturno con un uomo disprezzato Teatro Trastevere Via Jacopa de' Settesoli 3
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Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 15 Dicembre 2021 00:59
Maurizio Battista - Roma, Teatro Olimpico, 14 dic 2021 - 23 gen 2022 |
Scritto da Valeria Lupidi Sabato 11 Dicembre 2021 08:53
L'Associazione culturale Teatro Trastevere mette in scena dal 7 al 12 dicembre 2021 lo spettacolo Quarto piano stanza 2 di Elettra Zeppi e Francesco Imundi. |
Scritto da Gianluca Livi Giovedì 25 Novembre 2021 08:16
Dal 24 al 28 novembre 2021, Uccio De Santis porta sul prestigioso palco del Teatro Olimpico lo spettacolo “Stasera con Uccio“, equamente diviso tra monologhi satirici, gag demenziali (spesso rappresentate in coppia ed in trio con gli inseparabili Umberto Sardella e Antonella Genga) e racconti di vita vissuta. |
Scritto da Valeria Lupidi Martedì 23 Novembre 2021 18:13
Le attrici hanno la data di scadenza, la nuova rappresentazione in scena al Teatro Trastevere dal 23 al 28 novembre. |
Scritto da Valeria Lupidi Sabato 06 Novembre 2021 09:52
Dal 5 al 7 novembre FMG Produzioni porta in scena al Teatro Trastevere SAFE un'opera scritta e diretta da Federico Maria Giansanti interpreta da Valeria Wandja (suor Elisabetta) e Gabriele Planamente (Paolo). I due protagonisti sono gli ultimi sopravvissuti ad una epidemia scoppiata in una piccola comunità arroccata in un solitario e isolato luogo montano. Lo spettacolo, nato durante il lockdown, affronta il tema della solitudine declinandolo in molteplici sfaccettature e mostrando come un uomo e una donna possano avere approcci totalmente diversi e reagiscano aggrappandosi alla speranza senza mai mollare seppure a volte vacillando (la donna) o lasciandosi scoraggiare dagli eventi e rifugiandosi nell'alcol (l'uomo). In questo alternarsi di momenti di abbattimento e riconoscenza per essere ancora vivi, un ulteriore elemento entra in gioco: la fede della suora. Potranno la paura, la fame, il freddo, il virus sconosciuto far vacillare le convinzioni religiose di suor Elisabetta? L'opera, vincitrice di molti premi tra cui "Miglior spettacolo" e "Premio del pubblico" al Fringe Festival di Salt Lake City 2020, "Miglior spettacolo internazionale" al Fringe Festival di Pittsburg 2021 e "Miglior regia" al Premio Fersen 2021, è sicuramente di forte impatto emotivo. Lo spettatore, dopo aver vissuto questi mesi di pandemia, non può non ritrovarsi negli interrogativi che si pongono suor Elisabetta e Paolo. Questo virus è una punizione divina? è una prova a cui veniamo sottoposti? ne usciremo? e se si, come saremo dopo questa esperienza? L'autore ci propone delle risposte e gli attori riescono a trasmettere questo messaggio attraverso le parole ma anche i loro movimenti calibrati ed un linguaggio coinvolgente (sfruttando anche qualche piccola inflessione dialettale). Tutto contribuisce a creare la giusta atmosfera: suoni, ambiente e scena minimale, luci. Effetto finale struggente ma non certo angosciante, irradiato da un flebile raggio di sole. Bravi tutti nell'affrontare temi così difficili assegnandogli la giusta importanza senza scadere mail nell'angoscia e a volte strappando anche un accenno di sorriso. Un riconoscimento anche all'organizzazione e al Teatro Trastevere per l'assoluto rispetto delle misure di sicurezza anticovid. |
SAFE
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