Commedia brillante incentrata sul rapporto di coppia, interpretata efficacemente da Alida Sacoor e Andrea Bizzarri. La prima è capricciosa, lunatica, dispettosa ma manifesta fragile sensibilità; il secondo è un individuo assai ingenuotto che si ostina a palesarsi in maniera fin troppo orgogliosa. Sullo sfondo si muove un notaio, Gianni Ferreri, il quale, percepiti retaggi del sentimento originario fra i due, si impegna a recuperarli, eventualmente ricorrendo anche alle maniere forti, di fatto riuscendo a raggiungere intenti riconciliativi. Più che essere un notaio, il paciere pare attinto dalla cultura popolare, un soggetto che, per tradizione, il paese rurale individua quali sicuro punto di riferimento: egli infatti ostenta ora la ponderatezza del Maresciallo dei Carabinieri, ora la saggezza del Parroco, entrambi votati a ricomporre le liti in maniera bonaria piuttosto che a perseguire, punire, condannare. La commedia funziona: da un lato c'è l'interpretazione dei due giovani, molto votata alla macchietta caricaturale, estremamente pittoresca nei modi, a tratti addirittura carnevalesca; dall'altro c'è questo notaio che viene presentato in termini rassicuranti ma assai divertenti: è lui infatti, che strappa le risate più genuine grazie ad una spontaneità tutta partenopea che fa letteralmente girare la commedia tutta. Prevedibile la chiusura, pur fortemente indirizzata a far riflettere la platea sulla delicatezza dei rapporti interpersonali all'interno della relazione di coppia. Un approccio garbatissimo alla sessualità - argomento, peraltro, appena lambito, e sempre con fare scanzonato - rende l'opera adatta anche ad un pubblico ultraquattordicenne. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 15 febbraio 2020 |
Souvenir
regia: Giancarlo Fares |