
Dopo il successo delle passate edizioni, torna al Teatro Belli Expo – Teatro Italiano Contemporaneo, Rassegna diffusa di drammaturgia italiana contemporanea, ideata da Società Per Attori, da Franco Clavari e Andrea Paolotti.
Tra le proposte teatrali, spicca il complesso testo di Letizia Russo “Il gatto nero”, ispirato alla famosa opera di Edgar Allan Poe The black cat. Nella rappresentazione, la tragica storia è narrata dal gatto, che in modo originale, assume le sembianze di tre donne di età diversa che raccontano, da dietro la parete dove l’animale è stato murato vivo, una ricostruzione degli eventi da una prospettiva inedita. Nel testo della drammaturga romana, il gatto diventa quasi una metafora per evidenziare la violenza sulle donne, gli amori tossici, le disfunzionali dinamiche relazionali. Le tre donne che interpretano il gatto si immedesimano nell’animale assumendone le movenze e mostrandone i sentimenti verso il loro “padrone”: amore, compassione, rabbia, assuefazione ad una violenza gratuita ed immotivata. “Il gatto nero” è un’opera complicata con molte sfaccettature ed una forte componente emotiva. Il continuo rifermento ad un “uomo da niente” fatto dall’animale, pone in evidenza un’immagine maschile che ne esce assolutamente sconfitta, una condanna senza possibilità di appello, scaturita dalla consapevolezza di sé e dell’amore acquisita dal gatto in quei momenti di dolore e delusione. La narrazione risulta un po’ lenta, ma gli intermezzi ed il sottofondo musicale eseguito dal vivo da Stefano Switala riescono a movimentare un’opera che si dipana mellifluamente, proprio come le movenze di un gatto. Fondamentale il gioco delle luci. Spettacolo adatto ad un pubblico consapevole: molti i riferimenti un po’ truculenti (a cui peraltro gli appassionati di Edgar Allan Poe sono senza dubbio abituati), e pregnante il tema della violenza esercitata sui più deboli.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 7 febbraio 2025. |
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Il gatto nero
di Letizia Russo ispirato al racconto di Edgar Allan Poe con Melania Maccaferri, Marta Jacquier Elisabetta Anella regia Clemente Pernarella musiche eseguite dal vivo Stefano Switala movimenti di scena Barbara Altissimo produzione Effimera Teatro, Lestra
Lo spettacolo trae ispirazione da "The Black Cat" di Edgar Allan Poe, dove si racconta la vicenda di un uomo, innamorato del suo gatto nero, che lentamente precipita in un inferno di dissoluzione. A quel punto l'amato gatto diviene l'oggetto della sua ira, il bersaglio della sua violenza. Nel lavoro di Letizia Russo la storia è raccontata dal punto di vista del gatto, causa di tutti i mali, portatore di un amore fanatico, incomprensibile al mondo. (Fonte: comunicato stampa)

Teatro Belli Piazza di Sant’Apollonia 11 Roma 06 589 4875 www.teatrobelli.it
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