Mademoiselle Chanel
Roma, Teatro Belli, dal 21 al 26 maggio 2024

Elementi visivi e sonori, sapientemente intrecciati dalla regista Giulia Avino, rendono lo spettacolo "Mademoiselle Chanel" un inno al carattere sfrontato della grande stilista che ha avuto la capacità e l’ardire di trasformare la moda ed il modo di vestire delle donne.

La rappresentazione non è solo l’esaltazione del talento di Chanel, ma anche un riconoscimento alla sua forza interiore, alla capacità di affrancarsi dalle umili origini e dall’infanzia vissuta in orfanotrofio per diventare un’icona mondiale di stile ed eleganza.
Gabrielle Chanel, detta Coco, nel testo di Valeria Moretti, viene rappresentata in tutte le sue sfaccettature: creatrice di moda, imprenditrice, anticonformista per antonomasia e donna con tutte le sue fragilità.
“Mademoiselle Chanel” non è solo la biografia di un grande personaggio, è una ricerca introspettiva, un monologo interiore affollato di ricordi, battaglie, rivincite e grandi sofferenze, che la magistrale interpretazione di Patrizia Bellucci, rende partecipe al pubblico in sala generando, quasi, una connessione tra gli spettatori e la "donna Chanel" ossessionata dalla ricerca di innovazione nel vestire per sdoganare il genere femminile da ogni costrizione degli abiti (abolizione dei corsetti ed introduzione dei pantaloni) e dell’agire (fare impresa, vivere sopra le righe senza preoccupazione per il giudizio altrui).
Le musiche originali di Fabio Lombardi, le scenografie di Luca Arcuri, le luci di Salvatore D’Alfonso e Francesco Barbera e le voci fuori campo arricchiscono ulteriormente la rappresentazione, evidenziando, in un contrasto tra luci ed ombre, ed in un raffinato gioco di specchi, la complessità di una donna che, seppure attraversando un travagliato periodo storico, è sempre rimasta fedele a se stessa, alle sue convinzioni ed aspirazione ed alla semplicità dell’eleganza che può raggiungere momenti di perfezione anche solo con un “tubino nero”.





Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 24 maggio 2024.

MADEMOISELLE CHANEL

di Valeria Moretti

con Patrizia Bellucci
voices off:
Edoardo Siravo,
Alessio Caruso,
Stefano de Majo
Gionathan Montagna

musiche Fabio Lombardi
scene e costumi Luca Arcuri
disegno luci Francesco Bàrbera
luci e fonica Salvatore D'Alfonso

regia Giulia Avino

La storia di una grande donna: Gabrielle Bonheur Chanel, detta Coco, soprannome datogli da Etienne Balsan, che sarà il suo primo finanziatore/amante, quando si esibiva come cantante in un caffè concerto. Tutto comincia con la perdita della madre e l’abbandono da parte del padre in un orfanotrofio, quando aveva solo dodici anni. Sarà proprio lì che imparerà a cucire. Amata da artisti, musicisti, poeti, aristocratici, creatrice di uno stile immortale, diva delle sfilate internazionali e frequentatrice delle stanze del potere, in realtà Chanel ebbe solo due unici veri amori: Le forbici d’argento che portava al collo e Arthur Capel colui che credendo nel suo talento la sosterrà finanziariamente nella scalata al successo.
note di regia
“Io rivoluzionaria? Ve lo ripeto: non fu per creare quel che mi piaceva ma per far passare di moda quel che non mi piaceva. Mi sono servita del mio talento come di un esplosivo”. “Mademoiselle Chanel” è un atto unico che fa rivivere la leggendaria figura di Coco Chanel. La famosa stilista francese è qui rappresentata in tutte le sue sfumature. Dall’infanzia difficile in orfanotrofio alla scalata verso il successo. Si scopre un lato inedito di questa grande donna, una fragilità che la rende più umana e più vera ai nostri occhi. La sofferenza e i tormenti nella sfera privata, i grandi dolori, la consapevolezza di riuscire a fare qualcosa di grande nella sua vita, la durezza dei suoi modi burberi. Una vita di estremi come i colori che firmano il suo stile. Bianco e nero. La capacità di tornare all’essenza, sia nella moda che come donna. “Mademoiselle Chanel” è un dialogo che Coco ha anche con se stessa, riflessa allo specchio, mentre lavora o rivive i momenti più bui e più teneri della sua vita. Lo spettatore assiste alle confessioni intime di una donna che si è sempre mostrata forte e resiliente. La scenografia avvolge la protagonista in un’atmosfera senza tempo accompagnata dalle suggestive musiche originali. Senza tempo. Perché un’icona di stile come Coco Chanel è semplicemente immortale.
(Fonte: comunicato stampa)

Teatro Belli
Piazza di Sant'Apollonia 11
Roma
06.5894875
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