“Santi, balordi e poveri cristi” di e con Giulia Angeloni e Flavia Ripa è uno spettacolo di affabulazione e musica, che prende spunto da canti popolari, storie e aneddoti della tradizione del nostro Paese dove si alternano fiabe, racconti, canzoni, proposte da due moderni giullari.
Lo spettacolo, che ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, ha una particolare drammaturgia che alterna la recitazione al canto proponendo, nei vari “quadri” in cui è strutturato, duetti, monologhi, narrazioni, storie di vita e leggende, raccontando, come preannuncia il titolo dell’opera di “Santi, balordi e poveri cristi”. Una sorte di corte dei miracoli alla quale si affacciano i personaggi più strampalati: il bambino nato con due teste, Scimmietta la giovane detenuta di Regina Coeli, le tre vecchie al balcone che sognano uno Sceicco, Gesù Cristo e San Pietro in vacanza che danno vita ad eventi comici ed incredibili. Giulia Angeloni e Flavia Ripa, protagoniste della rappresentazione, mostrano tutte le loro abilità nell’interpretare i personaggi assurdi delle storie, vestendo i panni giullareschi e riuscendo quasi a ricreare un’atmosfera da circo Barnum. I loro “Santi, balordi e poveri cristi” (come loro stesse affermano) sono “concretamente i personaggi che compongono lo spettacolo, sia per citare categorie universali e quindi anche moderne”. Le due attrici utilizzano la fiaba per parlare degli emarginati e di ciò che moralmente disturba, un modo per far emergere gli invisibili senza urtare la suscettibilità del perbenismo. I loro personaggi sono i rifiutati dalla società in quanto “diversi” o sopraffatti dalla loro misera esistenza e in questo momento di riscatto emergono gli aspetti più cruenti e beceri di ognuno di loro (come l’ambizione del padre del bambino a due teste o la vendetta di Gesù Cristo) o i più teneri e disincantati (l’amore che cerca Scimmietta). Le due protagoniste marciano all’unisono con perfetta sincronia e complicità: l’una diventa spalla dell’altra a seconda del momento ed entrambe dimostrano le loro notevoli doti canore oltre a regalare una performance interpretativa di livello. Lo spettacolo si fonda sulla loro voce e sulla loro fisicità. Pochissimi gli oggetti di scena presenti sul palco, un accompagnamento musica dal vivo e modesti costumi per lasciare spazio soprattutto al contenuto. Due cantastorie moderne che rievocano miti e leggende sfruttando anche un discreto e mai forzato utilizzo del dialetto (mitici Gesù e Pietro pugliesi!). Lo spettacolo è molto gradevole e l’alternanza tra recitato e cantato gli dona varietà e scorrevolezza. Forse un po’ troppo lungo: quasi due ore ininterrotte rischiano di appesantire la narrazione.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 9 aprile 2024. |
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Santi balordi e poveri cristi
Di e con Giulia Angeloni e Flavia Ripa
Uno spettacolo di affabulazione e musica, ispirato a motivi tratti dalla tradizione popolare, per lo più italiana. Si articola in un’ora e mezzo circa di performance ed è composto da un susseguirsi di racconti, fiabe, cantate popolari, in una cornice che strizza l’occhio alla tradizione del teatro dei giullari e dei cantastorie. Vincitore del premio ECEPLAST al TROIATEATRO Festival 2014 Menzione speciale al PREMIO SCINTILLE ASTI TEATRO 2014 Vincitore Premio degli allievi presso Premio Giovani Realtà del Teatro Udine 2013 Nomination Special Off ROMA FRINGE 2015 Vincitore Premio critica e pubblico CASTELBUONOTEATRO festival 2015 Banja e Sharazade, nella speranza di liberarsi dei fenomeni da baraccone con i quali sono costretti a convivere, incontrano sulla propria strada personaggi ancora più strampalati, di cui volenti o nolenti di ritrovare a essere cantrici ogni sera, nei propri spettacoli sgangherati. Una corte di miracoli fatta di Santi, balordi, freaks e disadattati. Come il bambino nato con due teste da un padre che lo voleva il più intelligente del mondo, Scimmietta che si innamora di uno che sente cantare per strada dalla sua cella di regina Coeli, le tre vecchie al balcone che sognano uno Sceicco come quelli del cinematografo, o ancora Gesù Cristo e San Pietro in giro per il mondo in incognita, protagonisti di una serie di avventure comiche e picaresche.
Teatro Trastevere via Jacopa de' Settesoli 3 Roma 06 581 4004
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