Arlecchino e le magiche penne dell’Orco – Roma, Teatro Le Maschere, 28 gennaio, 4 e 11 febbraio 2024

Al Teatro Le Maschere di Roma è andato in scena “Arlecchino e le magiche penne dell’Orco”, nella sezione “Fiabe e Biscottini”. Uno spettacolo divertentissimo e godibilissimo per grandi e piccini a cui piace il teatro di qualità.

La storia rappresentata è liberamente ispirata a “L’Orco con le penne”, racconto di Italo Calvino, pubblicato per la prima volta nel 1956 nella raccolta “Fiabe Italiane” (nome completo della prima ed.: “Fiabe italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino”), una raccolta di duecento fiabe delle varie tradizioni orali, di altrettanti luoghi e regioni d'Italia, riunite in volume da Italo Calvino e da lui stesso tradotte in una lingua più semplice. “L’Orco con le penne” è un racconto originario della Toscana, in particolare della Garfagnana Estense. Il protagonista della messa in scena odierna è stato Arlecchino, la famosissima maschera della commedia dell’arte, che ha anche trovato accoglienza in altre forme artistiche che ho molto piacere a citare: compare ne “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi (tra le marionette di Mangiafoco); Harley Quinn è un personaggio dei fumetti, portato con successo anche al cinema, nemica di Batman e spalla di Joker (il suo costume e nome sono ispirati ad Arlecchino); “Harlequin” è il titolo scelto sia dai Genesis per un brano del loro album “Nursery Cryme” (1971), che dai Weather Report per un brano del loro album “Heavy Weather” (1977). Quando si parla di Arlecchino dunque, si pensa subito ad un personaggio comico, indolente, dall’appetito straordinario, invaghito di Colombina, la quale è sempre disponibile a toglierlo dai guai! Nella versione proposta al Teatro Le Maschere, Arlecchino ha dovuto affrontare un rarissimo e ferocissimo esemplare di Orco Pennuto, le cui piume sono l’unica ed ultima speranza di guarire per il suo padrone Pantalone, malato da tempo. Con l’aiuto della simpatica ed astuta Colombina il protagonista si è avventurato alla ricerca delle magiche penne dell’Orco, con la speranza di riuscire ad aiutare anche altri personaggi trovati lungo il suo cammino. Il finale, tutto da scoprire, preferisco non svelarlo per evitare lo spoiler. Lo spettacolo, nel rispetto delle regole della Commedia dell’Arte e del Carnevale, è stato accompagnato dalle musiche originali del Carnevale di Sfessania del 1600. La rappresentazione è durata circa un’ora ed è stata portata avanti con ritmo veloce, con cambi di scena repentini, sporadiche incursioni degli attori tra le prime file (riempite da bimbi divertiti e coinvolti) e cambi di abito per alcuni attori che si sono esibiti in più ruoli. Ho trovato particolarmente divertente il fatto che alcuni personaggi parlassero con spiccate inflessioni appartenenti a varie regioni d’Italia (Veneto, Toscana, Emilia Romagna). Arlecchino poi è stato davvero fenomenale con il suo modo di dialogare, la sua mimica, le sue capriole sul palco e la sua andatura dondolante, dai movimenti sciolti e un po’ slegati. Il pubblico presente in sala, composto da bambini dai 3 ai 10 anni e dai loro genitori/accompagnatori, ha assistito allo spettacolo completamente rapito dall’evolversi della storia, dalla maestria degli attori e dalla scenografia a supporto della messa in scena. Ritengo che lo spettacolo odierno sia sicuramente consigliatissimo in primis ai più piccoli, ma anche ai genitori che vogliono trascorrere un’oretta con i propri figli per assistere ad uno spettacolo di qualità appositamente pensato per incontrare il favore dei bambini; durante tale messa in scena gli adulti potranno rilassarsi e farsi due sane risate, ricordando con piacere maschere carnevalesche che hanno allietato l’infanzia di tutti.

“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla”. (da “Il Cavaliere Inesistente” di Italo Calvino)

La presente recensione si riferisce allo spettacolo del 04 febbraio 2024.


Arlecchino e le magiche penne dell’Orco

scritto e diretto da Carla Marchini
co-regia: Giuseppe Convertini
con (in o. a.): Paolino Blandano, Simone Bobini, Pierciro Dequarto, Manuel Fiorentini, Noemi Parroni.
costumi: Carla Marchini
scene: Giuseppe Convertini
luci: Roberto Pietrangeli
assistente scene e costumi: Amedeo D’Amicis
produzione: Teatro Le Maschere

Nuova produzione

Date e orari:
Domenica 28 gennaio 2024 – ore 16.00
Domenica 4 febbraio 2024 – ore 16.00
Domenica 11 febbraio 2024 – ore 16.00

Non solo teatro dal vivo. Il Teatro Le Maschere propone anche “I Racconti di Talia” un ciclo di dieci episodi teatrali in video presenti in esclusiva su RAIPLAY, un progetto Web destinato ai più piccini. Favole prese dalle raccolte di Calvino, Grimm, Andersen, scritte e adattate da Carla Marchini e narrate da Simona Marchini e Lorenzo Branchetti.

Biglietti per “Fiabe & Biscottini”, la rassegna dedicata ai bambini

I biglietti degli spettacoli per bambini e ragazzi sono in vendita al botteghino in Teatro, fino a pochi minuti dall’inizio della rappresentazione, al costo di € 12,00.

I biglietti sono disponibili online al prezzo ridotto di € 10,00 fino a un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Per essere sicuri di trovare posto, consigliamo di acquistare i biglietti online, prima dell’arrivo in teatro.

Teatro Le Maschere
via Aurelio Saliceti 1/3
00153 Roma


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