"Credo profondamente nel valore pedagogico del teatro: ci sono tante cose belle da raccontare ai bambini perché... Crescere è uno spettacolo!" (Carla Marchini, direttrice artistica del Teatro Le Maschere)

Lo spettacolo “Il Viaggio Di Finnicella” costituisce la prima tappa di “Fiabe E Biscottini”, la nuova entusiasmante stagione pensata per i più piccoli al Teatro Le Maschere.
La simpatica e dolce streghetta Finnicella si è invaghita del giovane Re, avvenente e svagato, desiderando con ardore di conquistare il suo cuore per poi sposarlo. Purtroppo però le sue due compagne streghe, Agaviria e Brustolona, hanno utilizzato un incantesimo per distoglierla dai propri fini. È iniziato quindi per la protagonista quello che lo sceneggiatore americano Christopher Vogler chiamerebbe il “viaggio dell’eroe”, attraversando peripezie e difficoltà alla ricerca della soluzione al suo problema di cuore. Ha incontrato quindi diversi personaggi di altre fiabe, la strega di Biancaneve Grimilde, il giovane Narciso fino ad arrivare al mitico Merlino (rappresentato con un accento francese che fa un po’ snob, ma comunque azzeccatissimo), il quale in qualche modo è riuscito a convincere la streghetta che la vera bellezza è quella del cuore e non quella relativa all'aspetto esteriore.
Evitando lo spoiler sull’incredibile finale, si può dire che sicuramente si è trattato di uno spettacolo piacevolissimo, messo in scena con maestria da tutti gli addetti ai lavori del Teatro Le Maschere. Il non sempre facile pubblico dei bambini è rimasto coinvolto dall’inizio alla fine della rappresentazione, mostrandosi entusiasta e affascinato dai suoni, dalle scene e soprattutto dalla dolcezza della protagonista, ma anche dalla comicità delle sue compagne e dalle battute spassose del re e di Merlino.
Lo spettacolo odierno ha determinato il sold out, con un pubblico costituito da piccoli dai 4 anni in su e dai loro genitori o accompagnatori. La grandezza della sala e la disposizione delle sedie hanno restituito una dimensione di teatro sicuramente più intima, tanto è vero che i bambini (ai quali sono state opportunamente assicurate le prime 5 file), nei momenti più coinvolgenti, hanno empatizzato così tanto con i personaggi da gridare loro dei suggerimenti su come cavarsela.
La storia ha comunque offerto spunti di riflessione importanti su temi quali l’accettazione di sé e le conseguenze dell’ossessione per l’aspetto esteriore, dando modo anche ai più grandi di riflettere su tali argomenti, proposti con la leggerezza propria di uno show per bambini.