Scritto da Gianluca Livi Domenica 19 Marzo 2023 10:06 Letto : 1000 volte
L'opera è diretta con credibilità e molto buon senso: Raffaele Latagliata imposta un contesto prevalentemente drammatico, incentrato sulla misera condizione di una famiglia poverissima del meridione italiano, in pieno ottocento, nel quale innesta intermezzi e battute ilari, attingendo a piene mani anche dai proverbi dialettali. Gli attori dimostrano una certa eclettica attitudine che tradisce più abilità: Agnese Fallongo interpreta madre e figlia; Adriano Evangelisti è la voce narrante fuori campo ma anche il protagonista Petrusino da adulto; Tiziano Caputo, infine, veste i panni di padre, figlio adulto, nonna e un prelato. Incredibilmente, tutti i ruoli appena descritti appaiono credibili, ognuno tipizzato da un substrato caratteriale diverso dagli altri, talvolta sublimato da un lessico appartenente a regioni distantissime tra loro. La donna, peraltro, evidenzia anche qualità canore di assoluto pregio, attingendo dalla ricca tradizione folcloristica meridionale. La nostra redazione si è già occupata della pièce teatrale "I Mezzalira", segnatamente nella sua rappresentazione sul litorale romano, e il giudizio fu estremamente positivo. Oggi, che a vederla è altro redattore, l'opinione eccelsa è ugualmente confermata: la rappresentazione offre l'occasione di immergersi in una realtà passata ricca di usanze, costumi, tradizioni e mestieri che fanno parte del nostro substrato storico-culturale, sublimata da interpretazioni di assoluto pregio e da un modus narrativo mai frenetico che permette sia di assimilare i differenti contesti espressi (dramma e comicità), sia di riflettere su alcuni disagi e miserie dell'essere umano, peraltro tutt'ora ricorrenti. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 18 marzo 2023. |
I MEZZALIRA
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