Scritto da Gianluca Livi Giovedì 12 Maggio 2022 08:21 Letto : 1183 volte
La commistione di stili, la stratificazione di più compagini artistiche, il complemento di più prospettive, costituiscono la summa di una rappresentazione, quale essa sia. Così, ad esempio, musica e cinematografia si sposano perfettamente su un palco ove un complesso musicale sonorizza un film muto proiettato in contemporanea; e che dire dell'incredibile connubio rappresentato da danza, canto e musica in un musical che vede agire contemporaneamente una manciata di ballerini e cantanti accompagnati da un'orchestra sinfonica? Orbene, "Cetra una volta" è uno spettacolo che, in termini di valore assoluto, opera in un siffatto contesto, coinvolgendo ben quattro discipline, segnatamente la musica, il canto, la recitazione e il cabaret. Su musiche suonate dal vivo e dirette dalla bravissima sassofonista Cristiana Polegri, il trio Favete Linguis propone tre differenti realtà artistiche: il canto, che rappresenta la via principalmente percorsa, offre una stratificazione vocale incredibilmente ben costruita, che spesso si concretizza in punte espressive di raro spessore: questo organico replica perfettamente i vocalizzi virtuosistici dell'indimenticato Quartetto Cetra, ma sarebbe perfettamente in grado di proporre altri suggestivi intrecci vocali, attinti da più recenti periodi storici, come quelli performati dai New Trolls, dai Ricchi e Poveri, dai Pooh, e si - non le stiamo sparando troppo grosse - anche dai blasonatissimi Crosby, Stills & Nash o Simon & Garfunkel. A complemento, il trio inserisce nello spettacolo stralci cabarettistici, dove spesso è presa di mira l'unica donna del trio, Emanuela Fresi, oppure parodie di specifici frangenti letterari o teatrali, come quello avvincente in cui si chiamano in causa le opere di William Shakespeare. Al riguardo preme far notare l'abilità di Stefano Fresi di recitare anche in termini drammatici (ed è incredibile che, in alcuni momenti, egli sia stato in grado di richiamare l'arte oratoria del Gassman più enfatico), in un alveo, creato dagli altri due, assolutamente ilare e dissacratorio. Coordinando in considerazioni di sintesi quanto sopra espresso, contrariamente a quanto pubblicizzato nei comunicati stampa, "Cetra una volta" non è soltanto un rispettoso omaggio al Quartetto Cetra, ma è una testimonianza diretta di più abilità artistiche, perfettamente contestualizzate tra loro, rappresentate in repentina successione e senza soluzione di continuità, peraltro arricchite occasionalmente da aneddoti gustosi afferenti al varietà televisivo degli anni '50 e '60, una ulteriore angolazione della multidisciplinarietà citata in apertura del presente articolo. |
CETRA UNA VOLTA con i Favete Linguis: Teatro Parioli Orario di apertura Martedì, Mercoledì, Venerdì 10.00–13.30/14.30–19.00, Sabato e Domenica 12.00–19.00. Nei giorni di spettacolo serale la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita del giorno stesso |