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La soluzione stilistica di
Headhunters si colloca in un contesto denso di significati. Gli USA sono in fermento politico e culturale.
Herbie Hancock non rimane indifferente alle carezze dell'elettronica, con lui
Bennie Maupin, Harvey Mason, Paul Jackson, Bill Summers, musicisti dotati, cinque musicisti che muovono dal jazz per scandagliare ignoti confini, segnati dai ritmi latini delle percussioni di
Summers o dal senso blues che è nel sassofono di
Maupin.
All'interno di questa svolta "pericolosa"
Hancock piazza il virtuosismo e allo stesso tempo la classicità del jazzista duro e puro, scegliendo tuttavia di premiare la soluzione funk confondendo suoni e intuizioni alla maniera di
Miles Davis.
La risultante è una musica meno articolata se confrontata con quella dello stesso
Davis, ma non ne deriva necessariamente la semplicità di esecuzione.
La prova è in
Chameleon, celebre pezzo hancockiano, o anche in
Watermelon man, reinterpretazione di un suo classico degli anni ’60: in apertura compaiono pipes con una introduzione che è quasi uno scherzo musicale, ma in seguito con l’ingresso del piano e del sassofono la melodia si dipana e le soluzioni musicali del quintetto appaiono più chiare, con un giro blues ed un lineare cantato del sassofono che, come per
Chameleon, si inserisce facilmente nella mente dell'ascoltatore.
Sly è pezzo rapido, una incalzante cavalcata abbondantemente sopra i nove minuti, in essa risaltano il basso di
Jackson, le scelte di
Bill Summers nelle percussioni, ma è cosi' in tutto l'album, la batteria di
Harvey Mason, energia e stile nettamente distinguibili.
La conclusione, che poi è un riannodarsi all'origine di
Headhunters, è
Vein melter, ballata segnata dal ricorso al clarinetto basso, archi (sintetizzati) ed un incedere trance, assai simile alle sperimentazioni più ardue del free-jazz, tutto supportato dal movimento musicale di "idee in libertà", una specie di imprimatur di questo quintetto.
Ecco perchè mi sembra corretto dire che
Headhunters non è solo un album è una corrente, un modo di fare musica, di generare arte.
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Herbie Hancock: Fender Rhodes Piano, Clavinet, Synthesizer Bennie Maupin: Sassofono, saxello, clarinetto, flauto Paul Jackson: Marimbula, basso Harvey Mason: Batteria Bill Summers: Conga, Shekere, Balafon, Agogo, Cabasa, Hindewho, Tambourine, Log Drum, Surdo, Gankoqui, Beer Bottle
Anno: 1974 Label: Legacy Recordings Genere: Jazz/Rock
Tracklist: 01. Chameleon 02. Watermelon Man 03. Sly 04. Vein Melter
Sul web: Herbie Hancock

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