Scritto da Fabio Loffredo Mercoledì 24 Dicembre 2014 11:00 Letto : 3131 volte
Sanctuary è un bellissimo lavoro, è quello che mi piacerebbe risentire oggi da Mike Oldfield, ma un po’ di personalità serve per qualsiasi tributo e omaggio che si voglia fare. In “Part. I” in quasi 21 minuti di musica c’è tutto quello che mi piacerebbe ascoltare oggi da Mike Oldfield, ci sono passaggi strumentali, presi da splendidi lavori come “Tubular Bells”, “Ommadawn”, “Incantation” ed altri da suite come “Taurus II”, e “Crises”. Il suono della chitarra, il suono, il vibrato è tutto maledettamente simile a quello del grande Oldfield ed il problema è proprio questo, non c’è un pizzico di originalità e personalità e questo penalizza Sanctuary. 57/100 |
Robert Reed: Grand Piano, chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, chitarra 12 corde, basso, mandolino, glockenspiel, vibrafono, marimba, timpani, banjo, gran cassa, sleigh bells, orchestral snare drums, organo Farfisa, solina string ensemble, Roland SH-2000, table, bodhran e tubular bells. Anno: 2014 |