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Inizialmente annunciato come un'EP, alla fine
The Path of Totality è diventato a tutti gli effetti il decimo album in studio dei
Korn in meno di vent'anni di carriera.
Fortunatamente, il quartetto di Barksfield dopo alcuni dischi spesi nella mal riuscita ricerca di riaggiornare il vecchio sound che ha messo le basi per quello che oggi chiamiamo nu metal (
Untitled è il decisamente meno riuscito
Korn III - Remember who you are), tornano sulle scene con undici canzoni compiute e fresche, dove l'aiuto corposo di DJ e produttori di grido della scena americana hanno ridonato un'anima alle canzoni di
Jonathan Davis e co., che sono tornati a scrivere canzoni potenti ma con un piglio melodico decisamente più gradevole e compiuto rispetto agli ultimi anni.
Indicativa in tal senso, fu l'uscita qualche mese fa del singolo
"Get Up!" con DJ Skrillex (che nel disco mette le mani sui migliori brani), una canzone potente ma dal refrain denso e ben costruito su un'ispiratissimo cantato di
Davis, che durante tutta la durata del pezzo riesce ad essere molto espressivo e incisivo. Dall'indifferenza parziale nei confronti di questo lavoro allora, si è passati ad un'attesa degna dei primi anni della band. Attesa ripagata, perchè
The Path of Totality è un bel disco, che finalmente decide di non scimmiottare il passato che fu ma cerca alternative sonore, con corposi dosi di elettronica (elemento che comunque, seppur in dosi minori, non è mai mancato nella musica dei
Korn) ma sopratutto con un songwrting sicuro e pregno di diversi spunti interessanti. Non mancano le idee in questa raccolta, e nemmeno la voglia di fare qualcosa che possa lasciare il segno:
"Narcissistic Cannibal" ad esempio, è un bellissimo esempio del discorso fatto in precedenza, dove tra scratch e chitarre a tessere (meno riff e più giri armonici nel lavoro di
James "Munky" Shaffer) la melodia, ci si stupisce dell'energia che il tutto sprigiona senza lasciare minimamenti perplessi.
Il discorso può essere tranquillamente esteso anche per brani come
"Chaos Lives In Everything", dove la basso e batteria imbastiscono un groove sincopato molto classico nello stile
korniano o lo pseudo-industrial
"Kill Mercy Within", "trattata" con perizia dal trio olandese dei Noisia, bravi nel cogliere il lato più spigoloso e cupo della loro proposta. Non è facile in questo caso, suddividere in percentuale i meriti dei
Korn o quelli delle guestate qui presenti, quello che però sembra essere pacifico sin dai primi ascolti è che questo disco offra una prospettiva del tutto nuova del quartetto californiano restando comunque legati da un filo conduttore al passato più remoto della loro carriera, riuscendo, anche grazie ad un'ottima produzione, a convincere anche chi pensava che ormai la carriera di questo altalenante gruppo fosse definitivamente in salita, senza mai vedere una discesa.
The Path of Totality è quindi a tutti gli effetti un colpo di coda tanto inatteso quanto sperato, che sembra essere più un esperimento a parte che un tassello vero e proprio della copiosa discografia dei
Korn, ma che aldilà di qualsiasi considerazione di contorno, si pone come uno dei prodotti più interessati di questo ultimo trimestre del 2011.
78/100
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Jonathan Davis: Voce e cornamusa James "Munky" Shaffer: Chitarre Reginald "Fieldy" Arvizu: Basso Ray Luzier: Batteria e percussioni
Guests: DJ Skrillex: campionamenti nelle tracce 01, 04 e 09 Feed Me: Campionamenti nella traccia 11 Excision: Campionamenti nelle tracce 03 e 05 12th Planet: Campionamenti nella traccia 10 Downlink: Campionamenti nelle tracce 05 e 07 Kill the Noise: Campionamento nella traccia 04 Noisia: Campionamenti nelle traccia 02, 06 e 08
Anno: 2011 Label: Roadrunner Records Genere: Nu Metal
Tracklist: 01. Chaos Lives in Everything 02. Kill Mercy Within 03. My Wall 04. Narcissistic Cannibal 05. Illuminati 06. Burn the Obedient 07. Sanctuary 08. Let's Go 09. Get Up! 10. Way Too Far 11. Bleeding Out
   

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