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Il 2011 è sicuramente l’anno degli
Yes, che tornano con ben tre lavori, tra cui il loro nuovissimo album.
Parlare degli
Yes è parlare dell’intera storia del rock progressivo mondiale. Yes, King Crimson, Genesis, Van Der Graaf Generator, Gentle Giant, sono icone indiscusse di un genere molto amato. Gruppi che hanno scritto pagine irripetibili, indelebili e spettacolari. Gli
Yes sono forse una delle bands che ha avuto più cambi di formazione, ma ogni episodio della loro storia è degna di menzione.
C’è stato un periodo in cui, dopo vari lavori con formazioni diverse, gli
Yes sono tornati con la loro formazione storica, Anderson, Howe, Wakeman, Squire e White, una gioia per i loro fans di vecchia data. Con questa formazione hanno ricominciato a girare il mondo, per essere precisi nel 1996, ed a scrivere nuovi brani, con un sound moderno ma con l’indimenticabile stile degli anni settanta. Il tutto venne documentato in due doppi cd, “Keys To Ascension 1 e 2”, dove da una parte c’era l’esibizione tenuta nel 1996 a San Luis Obispo ed alcuni brani allora inediti con la loro migliore line-up. Una performance splendida, dove la band rispolverò splendidamente i loro migliori classici, come “Roundabout”, “Starship Trooper”, “I’ve Seen All Good People”, la meravigliosa suite “Close To The Edge”, splendido affresco che non ha età ed ancora l’altra suite, “Awaken”, con un grandioso Wakeman in forma smagliante e “The Revealing Science Of God”, altro monumento sonoro estrapolato dal mai (a torto!!) troppo amato “Tales From Topographic Ocean”, lavoro che mise in risalto l’aspetto più sperimentale degli Yes. Bellissime versioni, con una band in perfetta forma, la voce angelica ed unica di Jon Anderson, la chitarra fantasiosa di Steve Howe, le magiche tastiere di Rick Wakeman ed una delle migliori sezioni ritmiche che il prog ricordi con Alan White e Chris Squire. C’erano poi i brani nuovi, degni del loro passato, come “Be The One”, dalle bellissime armonie e dalle ritmiche più moderne, come “That, That is”, una perfetta suite di 19 abbondanti minuti, introdotta dall’acustica di Howe e che si sviluppa poi con un sound molto vicino a “Relayer” ed ancora come “Mind Drive”, altra suite degna del nome Yes, con momenti melodici, tessiture strumentali uniche e momenti favolistici, folkloristici ed acustici. Altri brani erano “Foot Prints”, “Bring to The power”, “Childrean Of Light” e ”Sign Language”, tutti brani splendidi.
Il tutto oggi rivive in un cofanetto quintuplo, apribile in sei parti con le storiche illustrazioni di Roger Dean, ma la cosa migliore è che in più c’è anche il dvd con l’intero concerto del 1996. Un’occasione unica per immergersi nel fatato mondo degli Yes e posso assicurarvi che è sempre un’esperienza unica!
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Jon Anderson: Voce, percussioni, chitarra Steve Howe: Chitarra, voce Rick Wakeman: Tastiere Chris Squire: Basso, voce Alan White: Batteria, voce
Anno: 2010 Label: Proper Genere: Progressive Rock
Tracklist: CD 1: Recorded Live In San Luis Obispo 1996 01. Siberian Khatru 02. The Revealing Science Of God 03. America 04. Onward 05. Awaken
CD 2: Recorded Live In San Luis Obispo 01. Roundabout 02. Starship Trooper Studio Tracks Recorded 1996 03. Be The One 04. That, That Is
CD 3: Recorded Live In San Luis Obispo 01. I’Ve Seen All Good People 02. Going For The One 03. Time And A Word 04. Close To The Edge 05. Turn Of The Century 06. And You And I
CD 4: Studio Tracks Recorded 1995/1996 01. Mind Drive 02. Foot Prints 03. Bring To The Power 04. Children Of Light 05. Sign Language
DVD: Recorded Live In San Luis Obispo 1996 01. Siberian Khatru 02. Close To The Edge 03. I’Ve Seen All Good People 04. Time And A Word 05. And You And I 06. The Revealing Science Of God 07. Going For The One 08. Turn Of The Century 09. America 10. Onward 11. Awaken 12. Roundabout 13. Starship Trooper
   

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