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Dopo due singoli, un EP ed un promo i
nokeys riescono ad accumulare abilità ed esperienza, riescono ad evolvere e studiare l’ anima del loro sound e riescono, ancora, a forgiare un discone come
The Regency.
Ci tengo fin da subito a sottolineare la professionalità del gruppo, qualità individuabile nella loro musica, nella produzione, nell’artwork ed anche nella brochure inviatami.
Andando per punti, dopo aver inserito il cd nello stereo, troviamo dieci canzoni scure, che si rifanno alla scena rappresentata da nomi quali Joy Division, The Smiths, Sisters of Mercy ed antichi U2. Infatti il disco è impregnato dell’atmosfera english, sicuramente ricercata, ma anche elaborata e fatta propria: il risultato è un suono originale, caratterizzante, che valorizza la composizione bilanciando bene le chitarre distorte con quelle più atmosferiche senza mai tradire la sezione ritmica ed avvolgendo egregiamente la voce. Posizionare Stefan Boman dietro al mixer è stata una grande idea!!!
La tracklist spazia da pezzi lenti e malinconici come "
Slow", dal titolo evocativo, ad altri più movimentati, ovvero l’ opener "
Rock’n’Roll Pistolero" e "
The Trivial Captivity" dotata di incipit e ritornello con forti tratti rock’ a billy. Inoltre vengono presentate due canzoni con testo in italiano, lingua che spunta sovente anche in altre canzoni andando a mescolarsi all’inglese in modo efficace, non azzardato, fatto che tiene sempre attento l’ ascoltatore; una scelta coraggiosa ma pienamente riuscita.
I
nokeys, scritto in minuscolo come da loro stessi indicato, sono degli ottimi musicisti, ognuno esegue il proprio dovere senza abbassare la qualità del pezzo, anzi, la qualità dei pezzi deriva dalla perfetta coscienza delle proprie abilità musicali e questa non li spinge mai sui territori del virtuosismo fine a sé stesso. Un plauso pure alla voce, con il suo tono profondo e generatrice di melodie ben individuate ed articolate.
Questi quattro ragazzi incarnano l’ evoluzione della scena inglese prima citata ed alla quale vanno aggiunti i Depeche Mode; si può affermare che i nokeys stiano operando un massaggio cardiaco a quel movimento (che ora come ora… inizia a stufare) ispirandosi ai gruppi, ma presentandosi con un idee nuove, con un suono pieno, solido, coinvolgente e capace di attrarre anche chi non segue i loro ispiratori.
90/100
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Rico: Voce Luca: Chitarra Gatto: Basso Bonzo: Batteria
Anno: 2009 Label: Sfem Genere: Post Punk/Darkwave
Tracklist: 01. Rock'N'Roll Pistolero 02. Eyes Of Riot 03. Dolore Dolcissimi 04. Pretty Girl 05. Another Step 06. Slow 07. The Trivial Captivity 08. The Lads 09. Underwater 10. Morning
   

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