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Cosa ci si può aspettare da una band che pubblica un best of come primo album e un live come secondo, se non un sorprendente terzo album?
I
Nobraino, eclettica e teatralesca formazione romagnola, registrano in dieci giorni
No Usa! No Uk! sotto la supervisione di Giorgio Canali; l’apporto del chitarrista di Predappio si sente e come, conferendo un sound decisamente più sporco all’ex quartetto cestistico abituato ad atmosfere jazzistiche e raffinate.
Dopo la pubblicazione di The Best of Nobraino nel 2006, vincitore del premio IMAIE per il miglior album d’esordio,Nobraino Live al Vidia Club nel 2007, accompagnato da una lunga serie di concerti, premi e riconoscimenti tra il 2008 e il 2009 (vincitori DemoRai, Sele D’oro, e band rivelazione dell’anno al MArteLive) i
Nobraino si affermano in maniera definitiva dividendo il palco con Marta Sui Tubi, Roy Paci & Aretuska, Teatro Degli Orrori, arrivando addirittura ad essere definiti il “classico gruppo che gli dai un dito e si prendono il programma” da Serena Dandini nel salotto di Parla con me. La calda ed avvolgente voce del kaiser chansonnier
Kruger, l’ironia e la cura di testi e musica, oltre alla sorprendente consapevolezza della fisicità scenica della band, sono i punti di forza dei
Nobraino. Un’eleganza minore, scarna e cupa caratterizza
No Usa! No Uk!: tra Grand Hotel, narcisisti e millantatori decadenti, specchio di un’Italia a metà fra sogno e realtà, l’album scorre meravigliosamente grazie all’alternanza di ritmi, chitarre più o meno distorte ed atmosfere evocate. Bravissimi nei più sofisticati e sostenuti intrecci, come
“Grand Hotel”,
“Narcisisti Misti”,
“La Giacca Di Ernesto”,
“Western Bossa”,
“Bifolco” (già pubblicata in Live al Vidia Club, ripresa in mano da Canali) e
“Ballata Stocastica”, sembrano perdere di incisività quando si cimentano in esperimenti simil-Pop, come nel ritornello di
“Chi Me L’Ha Fatto Fare”, rischiando (ma solo per un attimo) di imitare i loro conterranei in canzoni meramente festaiole e casinare.
Una band di cui sentiremo parlare, senza dubbio. Un po’ musica d’altri tempi affogata nel post-Rock, un po’ Pop d’autore, molto
Nobraino.
85/100
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Lorenzo Kruger: Voce Nestor Fabbri: Chitarra Bartok: Basso Il Vix: Batteria
David Jr. Barbatosta: Tromba
Anno: 2010 Label: MArteLabel Genere: Folk Rock/Pop/Jazz
Tracklist: 01. Grand Hotel 02. Narcisisti Misti 03. La Giacca Di Ernesto 04. Titti Di Più 05. Western Bossa 06. Bifolco 07. L’Onesta Monarchia Di Luigi Filippo Jore 08. Succhiamilcuore 09. Chi Me L’Ha Fatto Fare 10. In Ogni Caserma 11. Troppo Romantica 12. La Signora Guardalmar 13. Ballata Stocastica
   

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