Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Martedì 08 Marzo 2011 18:24 Letto : 2457 volte
Ma veniamo alle canzoni: Collapse into now si apre con l'anthem "Discover", un rock dalle chitarre arrugginite con atmosfere vagamente new wave e dalla buona melodia vocale in crescendo; "All The Best" è un piacevole up tempo di breve durata, dal pattern solare e compatto, dall'andazzo danzereccio grazie ad una ritmica incalzante, mentre le prime vere emozioni arrivano con "Überlin", episodio registrato durante le session tedesche della band e dove Stipe si fa splendidamente melodrammatico nel sciorinare le strofe accompagnato dai soliti stupendi arpeggi di chitarra di Peter Buck e dai cori retrò di Mills. Prima vera perla della raccolta. Il folk artigianale di "Oh My Heart" si fa apprezzare per gli inserti di fisarmonica è da un'atmosfera cupa e tesa spesso utilizzata dai R.E.M. quando vogliono emanare un messaggio social/politico all'ascoltatore, mentre da controaltare "It Happend Today", che vede ai cori Eddie Vedder dei Pearl Jam, aumenta di intensità ogni secondo nella quale si evolve: in pratica una pop song divertente e scanzonata. Elogio alla leggerezza ed alla grazia compositiva risulta essere "Every Day Is Yours To Win", dove il gruppo ci invita ad essere dei vincitori quotidiani, a credere ad un buon presente per costruire un grande futuro, e se dalle prime battute vi sembra di ascoltare una versione aggiornata di "Drive" sappiate che non siete gli unici; "Mine Smell Like Honey" si rifà un pò all'indie degli esordi e un pò al garage rock melodico dal ritornello contagioso e canticchiabile sin dal primo ascolto. La formula vincente dei R.E.M. qui è espressa in tutta la sua seducente leggerezza. "Walk It Back" è una ballata spoglia apparentemente senza grosse premesse (cresce con gli ascolti), ma che denota uno Stipe in grande forma vocale, mentre è Peaches ad essere l'elemento vincente di "Alligator Aviator Autopilot Antimatter", che per il suo terremotante progredire non ci stupirebbe se fosse il nuovo singolo estratto dal disco. Conclude "Blue", brano che vede un duetto tra Stipe e l'amica di vecchio corso Patti Smith, il tutto nel tentativo di ripetere la magia che i due profusero 15 anni or sono col brano "E-bow the letter", riuscendoci però a metà. Chiosando, Into collapse now è un disco onesto e riuscito quasi nella sua totalità, la produzione di Jacknife Lee, meno compressa che in passato è una pennellata finale alla tela sonora imbastita dal combo americano, che dopo quasi 30 anni di carriera continua a regalarci piccole perle di pop/rock destinate a durare nel tempo. 77/100
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Michael Stipe: Voce Anno: 2011 |