Scritto da Valeria Lupidi Venerdì 07 Marzo 2025 09:54 Letto : 239 volte
Una vivace rappresentazione che non teme l’usura del tempo e nella quale non è solo la risata a farla da padrone, ma anche l’intrigata vicenda: un noir nel quale il pubblico viene coinvolto con un ruolo molto attivo (ma non invadente), per la soluzione del giallo e la scoperta dell’assassino dell’anziana signora del piano di sopra al negozio di coiffeur. Forbici & follia in scena ormai da diversi anni nei teatri italiani, in questo adattamento di Marco Rampoldi e Gianluca Ramazzotti, con il primo che ha curato anche la regia, continua ad esercitare la sua curiosità ed a stimolare gli astanti coinvolti in una trama che, più che la storia di un omicidio, sembra una festa, alla quale tutto il pubblico è invitato a partecipare con tanto di caffè, preparato direttamente da Max Pisu, nella pausa e shampoo fatto “al volo” a volenterosi spettatori. Il salone di parrucchiere nel quale si svolge tutta la vicenda è un turbinio di colori, così come gli abiti degli esercenti dell’attività. Il cast risulta affiatatissimo: Max Pisu è esilarante e, anche se portato all’eccesso, il suo personaggio del parrucchiere gay risulta simpaticissimo; Nino Formicola (nel ruolo di un convincente commissario), riesce a tenere con stile le redini di uno spettacolo che, complice l’improvvisazione dettata dal contatto col pubblico in sala, in alcuni momenti sembrerebbe degenerare nel caos assoluto; Giancarlo Ratti, nonostante la sua vocazione di attore classico si dimostra assolutamente a suo agio nel ruolo dell’antiquario equivoco e le sue battute verso il pubblico che lo percepisce come il colpevole sono piccanti al punto giusto; Giorgio Verducci (l’agente che segue le indagini insieme al commissario) è un concentrato di esilarante stupidità e anch’esso non lesina battute e simpatici battibecchi col pubblico; infine, ma non meno importanti, le due protagoniste dello spettacolo, la frizzante Lucia Marinsalta (nei panni della shampista Samantha) che non solo dimostra le sue doti di ballerina ed acrobata, ma padroneggiando un perfetto dialetto un po’ burino, dona carattere al suo personaggio; e Roberta Petrozzi (nel ruolo della sofisticata signora Beatrice Brigitta Schubert) tipico esempio di signora borghese che, nei momenti di maggiore concitazione, non riesce a non far emergere le sue origini molto poco altolocate. La prima parte della pièce un po’ sottotono, la musica assordante e molto caos sul palco (non si riesce neanche a capire quando lo spettacolo comincia), non devono trarre in inganno. Quando le luci in sala si accendono ed il pubblico diventa protagonista insieme agli artisti sul palco in un totale crollo della quanta parete, tutto cambia e si vivacizza. Tante battute, gag, siparietti e balletti oltre alla scoppiettante interazione col pubblico, arricchiscono uno spettacolo originalissimo, con una storia intrigata che i presenti in sala sono chiamati a dipanare. Un compito divertente per novelli Sherlock Holmes che non solo si trovano a decretare per alzata di mano il colpevole (quindi ogni sera potrebbe esserci un finale diverso), ma anche ad esercitare il responsabile ruolo di testimoni, come ricorda lo speaker di una radio locale sul cui canale è sintonizzato l’apparecchio stereofonico presente nel salone di coiffeur. Un giallo surreale, con personaggi simili a caricature, un finale ogni sera diverso, tanto coinvolgimento e divertimento. Probabilmente ne era ben consapevole Paul Pörtner quando scrisse questa commedia portata in scena da decenni con immutato successo.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 6 marzo 2025. |
FORBICI & FOLLIA di Paul Pörtner La tranquilla vita di pettegolezzi del salone Forbici&Follia viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra. Due poliziotti in borghese sono lì per arrestare il colpevole… Come??? Con l’aiuto del pubblico naturalmente! Teatro Vittoria |