Scritto da Alessandro Tiberi Domenica 03 Dicembre 2023 06:01 Letto : 731 volte
Il contesto è quello di una Roma che ormai esiste in pochissimi luoghi, fatta dei sogni e degli stenti della povera gente che tira a campare con grande difficoltà ma che non smette mai di sognare e fantasticare, grazie al quotidiano blasonato delle persone famose, nobili e ricche, di cui si conoscono dettagli e aspetti della vita privata, talvolta scabrosi che, in un certo senso, poi diventano inevitabilmente "cose di famiglia". Ritmi sostenuti e curva dell'attenzione sempre alta sono garantiti, grazie anche ad un uso intelligente e contestualizzato degli stornelli romani, in grado di sottolineare il vissuto dei tre protagonisti, contrapposto alla vita della nobiltà, quasi collocata in un'altra dimensione, con i suoi colpi di scena, i drammi, le guerre, i segreti amori e i grandi scandali. Sempre presente, pur collocato a latere, il narratore sornione non può essere altri che lui, il Pasquino dei leggendari epiteti, attentissimo sia a cogliere gli aspetti più succulenti di queste vite così inarrivabili, sia a travasarli con arguta intelligenza al popolino animato da rinnovata, morbosa curiosità. Quanto precede è sublimato da un ambiente che, per dirla alla maniera di Maria Paola Canepa, direttrice artistica di Artemia, non si identifica soltanto in un teatro, ma in un'associazione culturale al cui interno si sviluppa un teatro, un quid pluris che pervade inevitabilmente l'astante, segnatamente a livello emozionale, ogni qualvolta assiste ad una qualsiasi rappresentazione artistica ivi messa in scena. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 2 dicembre 2023 |
Donna Olimpia, la "Papessa" CENTRO CULTURALE ARTEMIA Via Amilcare Cucchini, 38 – 00149 Roma Direzione artistica: Maria Paola Canepa PRENOTAZIONE |