Scritto da Valeria Lupidi Venerdì 30 Giugno 2023 07:21 Letto : 737 volte
Lo spettacolo è un racconto di vita: l'artista narra i suoi ricordi ed i suoi traumi infantili e scolastici (dal daltonismo all'ostracismo per la diversità vera o presunta), la scelta del lavoro, le personali idiosincrasie, fino ad affrontare il tema della ricerca della felicità, spingendo il pubblico ad una attenta riflessione sul significato di tale parola. Rappresentazione piacevole nella quale Tiziano Gallo, in modo ardito, si lancia ad affrontare temi quantomeno rischiosi: la politica, l'omosessualità, aree "distoniche" che in uno spettacolo a così diretto contatto con gli spettatori possono diventare un terreno particolarmente scivoloso anche per l'attore più collaudato. Gallo riesce a ben districarsi ed a portare avanti le sue personali riflessioni, nonostante gli imprevisti (bambini particolarmente esuberanti) che in uno spettacolo così strutturato inevitabilmente possono presentarsi. Bravo l'artista ad incorporare i fuori programma ed a riprendere l'attenzione del pubblico. Assolutamente da citare l'ottima imitazione di Giuseppe Conte in versione spacciatore! Un'ora di battute e riflessioni che, solo alla fine riescono a chiarire il significato del titolo dello spettacolo: un gradito augurio e suggerimento! Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 29 giugno 2023. |
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