Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Venerdì 26 Dicembre 2008 18:11 Letto : 2370 volte
Se a parere del sottoscritto questa scelta fa perdere un po’ di incisività nel globale, va detto che a livello strumentale i Neuromantik sembrano aver fatto un bel passo in avanti con muri di chitarre ancora più efficaci e sezione ritmica ancora più galoppante e piena di groove; il lato dark e pessimista è sempre forte ed ancora più accentuato dall’immediata possibilità di comprendere i testi, con “Cosa Rimane” e “Irene” come punti chiave del nuovo corso. In definitiva, la “band in black” con questo EP si presenta alla critica ed al pubblico come un progetto parzialmente rinnovato e maturo, dove alcune scelte effettuate dovranno adesso messe essere meglio a fuoco per consentire uno scanner più nitido della strada che vorranno intraprendere, restando comunque un gradino sopra molti colleghi\coetanei. A Firenze il tempo pare essersi fermato, ed i Neuromantik figurano come il perfetto collante di una stagione revivalistica pronta ad esplodere nuovamente da un momento all’altro. 65/100
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Giovanni: Batteria, acustica e percussioni elettroniche Anno: 2008 Sul web: |