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Johnny Freak

Luca Spisani: Voce, piano
Davide Ausoni: Chitarra /voce
Pietro Macario: Chitarra
Simone Ausoni: Basso
Alessio Di Raimo: Batteria

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- Recensione di Sognigrafie

 

- A&B -
Ciao ragazzi e benvenuti su ArtistsAndBands, il vostro nome è un chiaro omaggio a Dylan Dog, ad uno dei suoi personaggi più amati, volete parlarci del vostro rapporto con questo belissimo fumetto ?
- Luca -
Grazie del benvenuto. Siamo degli appassionati di Dylan Dog fin dall’adolescenza e ormai quest’eroe è entrato a far parte di noi (Io in particolare posseggo orgogliosamente tutta la collezione). Di tutta la saga, sicuramente il numero più appassionante e commovente è l’81, ovvero Johnny Freak. In qualche modo volevamo rendergli omaggio, e quando proposi il nome al resto del gruppo tutti accolsero l’idea con entusiasmo.. Nel mese di Dicembre poi, siamo finiti sulla rubrica del fumetto, esattamente sul numero 256, “Il feroce Takurr”. Hanno speso alcune righe su di noi parlando del nostro disco e della nostra intenzione di omaggiare “Johnny Freak”; quindi puoi immaginare, ritrovarsi a scambiare e-mail con Mauro Marcheselli in persona e poi veder pubblicizzato il proprio lavoro sul fumetto che amiamo, è stata una vera e propria soddisfazione.

- A&B -
Siete nati come band nel 2005, come si è evoluta la vosta "vita musicale" da quella data alla pubblicazione del vostro primo album ?
- Davide -
Veniamo da diverse esperienze musicali, quindi è stata quasi una magia il riuscire a far convergere le molteplici idee in un’unica direzione. In due anni, passati intensamente tra studio e sala prove, abbiamo cercato di trovare quel sound, e al tempo stesso stile, che potesse darci la possibilità di avere un’identità ben precisa, e quindi esso punto fondamentale di una cosciente maturazione artistica.

- A&B -
"Sognigrafie", un nome estremamente particolare, che cosa significa, che cosa vuole rappresentare in particolare ?
- Pietro -
Partendo dall’idea che il fare musica e vivere di musica siano tutti sogni che si avverano, quest’album non poteva essere altro che lo strumento dove far confluire tutto ciò. Ecco quindi “Sognigrafie”, un modo per poter dire “scrivere sogni”o “allestire sogni”, ed è stata l’idea più naturale che ci è venuta nel momento in cui ci siamo ritrovati a dover scegliere un titolo. Nell’album abbiamo cercato quindi di ricreare una sorta di “palcoscenico” dove i protagonisti non sono altro che sogni, e così facendo essi sono stati marchiati indelebilmente nella realtà.


- A&B -
Ammetto personalmente che mi sono molto piaciute le canzoni più rockeggianti, più "dure" del vostro album, brani come "La notte", a mio parere bellissima, o come l'altrettanto bella "Gli alterati" o "Fiore bianco"; ma come nasce una canzone dei Johnny Freak ?
- Luca -
Noi al contempo colpiti dalle tue scelte! Siamo felici che ti piaccia il lato più rock del disco. Non c’è una regola precisa per raccontarti come nasce una canzone: essa può prendere forma o da un riff o da un testo. Nel caso di “Sognigrafie” poi, compaiono tutte canzoni scritte da me alcuni anni prima, ma accompagnate solo da una chitarra o da un pianoforte. In seguito sono state completamente riarrangiate dal resto della band, e mi sento di aggiungere che aspettavo da un sacco persone in grado di dar luce a queste canzoni nel miglior modo possibile. Io ero sono il padre di queste bimbe/canzoni, ora tutte hanno una vera famiglia!

- A&B -
Quali sono le influenze musicali e non solo che maggiormente vi ispirano ?
- Luca -
siamo stati influenzati dall’ondata grunge dei primi anni 90, dall’indie rock e da tutto il lato più alternativo della musica italiana,però non disdegnando mai il classico e puro hard-rock. Se ti devo fare qualche nome dico “Estra” e “Pearl Jam” su tutti. Ma comunque ascoltiamo anche musica classica, jazz e blues, un po’ come tutti. Ovviamente anche la letteratura classica e contemporanea fa parte del nostro bagaglio culturale, così come il cinema d’Autore, notate bene, Autore con la A maiuscola! In ultimo, ma non per importanza, mi sento in obbligo di citare un programma radiofonico cult degli anni 90: si chiama “Alcatraz” scritto da Diego Cugia. “Alcatraz” ha dato ispirazione par i testi di “Martin”, nella quale compare anche una frase gentilmente concessa dallo stesso Cugia.

- A&B -
E' chiaro che Dylan Dog sia una delle vostre "passioni" ma chi sono e cosa fanno i Johnny Freak al di fuori dell'ambito musicale ?
- Simone -
“Tiriamo a campare”! E’ ancora difficile veder delineato il nostro futuro visto il pessimismo e la mediocrità che infestano la nostra società! Speriamo fortemente che la musica diventi il nostro sostegno economico, mentre nel frattempo c’è chi si divide tra libera professione, lavoro i fabbrica e studi universitari.


- A&B -
Avete alle vostre spalle anche una buona "carriera" live, che importanza ha per voi il contatto con il pubblico, l'emozione che dà il salire sul palco.
- Luca -
Importantissimo. Senza quell’ alchimia che si crea nei live non vedo come potremmo mai godere di questa grande cosa che è il “creare musica”. Ogni volta diamo il meglio di noi quando sentiamo l’affetto del pubblico, e addirittura sentirli cantare una qualsiasi nostra canzone è davvero una gioia senza limiti.

- A&B -
Internet è ormai un mezzo di massa, qual'è il vostro rapporto con esso e ritenete che possa essere un valido aiuto ed un valido supporto per la vostra attività musicale, soprattutto nell'ottica della promozione ?
- Alessio -
internet oggi da la possibilità a chiunque di pubblicizzare e promuovere la propria musica, vedi MySpace! E’ esaltante vedere i propri pezzi ascoltati da migliaia di persone in un batter d’occhio. A noi è stato particolarmente utile per trovare contatti e far girare il disco in quasi tutta italia. Quindi inutile dire che sia una vera e propria manna dal cielo; ma allo stesso tempo ha i suoi contro: scaricare musica illegalmente sta pian piano distruggendo il mercato musicale e di conseguenza, la voglia e la possibilità di investire su nuovi artisti viene a mancare. Quindi internet, croce e delizia per noi band emergenti!

- A&B -
Quali sono le prospettive future, concrete e sperate per i Johhny Freak
- Luca -
di concreto sarà la realizzazione di un secondo album di cui sono già pronti svariati pezzi. Nel frattempo il nostro impegno per metterci in luce sarà massimo e speriamo che alla fine qualcuno ci dia la possibilità di esibirci sempre più spesso in tutto il paese ( e non solo!)


- A&B -
Io vi ringrazio per il vostro tempo e vi saluto e nel farvi i complimenti per il vostro "Sognigrafie" nell'augurarvi un grosso in bocca al lupo per il futuro vi lascio lo spazio per chiudere questa intervista.
- Johnny Freak -
Un grazie a te Salvo, è stato un vero piacere rispondere alle tue domande. Il futuro è tutto un grande mistero, cercheremo quindi di affrontarlo nel modo più onesto e sincero che conosciamo, ovvero a colpi di rock. Rock che sa di ruggine e odora di asfalto bagnato, ma allo stesso tempo un rock dove racchiudere i sogni e poter sentirsi veramente vivi come non mai.

 

 

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