"Imparare ad amarsi" è una commedia garbata incentrata sulle dinamiche, spesso imprevedibili ed improbabili, del rapporto di coppia. Alessia Navarro interpreta il ruolo di donna insoddisfatta, smaniosa, a tratti isterica, che manifesta un approccio molto serioso verso il partner e, più in generale, nei confronti del matrimonio; Pino Insegno, invece, sembra trasporre sul palco parte di sé stesso: sornione, goliardico, eterno Peter Pan, si relaziona in maniera estremamente giocosa verso colei che ama, provocando tuttavia reazioni che non sempre si attagliano alla tacita accettazione. Questo dualismo funziona egregiamente: lui strappa risate mentre lei riporta la platea in un alveo di garbata compostezza che prelude a momenti riflessivi, prevalentemente incentrati sul rapporto uomo/donna e sulla capacità di entrambi di filtrare il quotidiano in maniera puntualmente differente. Il duo recita senza partner e, fatta eccezione per poltrone e tavolini, anche senza oggetti. Gli uni e gli altri sono tuttavia largamente citati e virtualmente presenti sul palco. Se mani che fingono di cingere un bicchiere o di manovrare un telecomando donano un senso di spiazzante surrealismo che, ahimé, non si riesce a superare per tutta la durata dell'opera, la capacità del duo, nonché della regista Siddhartha Prestinari, di far muovere i due in un contesto sociale plurifrequentato (ove a turno si "presentano" la donna delle pulizie, i nuovi partner di entrambi, la madre di lui, addirittura il Creatore), manifesta un'abilità recitativa piuttosto esemplare che viene largamente accettata dalla platea. Un siparietto finale, in cui l'istrionico Insegno dialoga con il pubblico sfruttando il pretesto dei ringraziamenti, garantisce ulteriori risate finali, altrettanto apprezzate.. ________________________________________________________________ La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 1° febbraio 2020. |
Imparare ad amarsi |