Un'innovativa riproposizione de L'Ispettore Generale di Gogol prende forma sul palco del Teatro Trastevere. "Storia di un'Improbabile Corruzione" affronta il tema della corruzione e della paura utilizzando toni divertenti ed un notevole coinvolgimento del pubblico, per proporre una riflessione sul ruolo dell’attore e sulla logica del denaro nelle produzioni.
Solo tre attori, Laura Alferi, Luca Lo Destro e Francesco Leonardo Marchionne, alle prese con una riscrittura della conosciuta opera di Gogol, costantemente bersagliati da istruzioni proiettate su uno schermo, costretti, dalle esigenze della produzione, a costruire la scena in tempo reale, a subire tagli al copione, a coinvolgere il pubblico in sala, il tutto penalizzando la qualità dello spettacolo. Sul buio palcoscenico un solo elemento scenografico: una quinta a vista, dove i tre protagonisti, dovendo interpretare da soli i circa venti personaggi presenti nella originaria scrittura del testo del drammaturgo russo, attingono elementi minimalisti per cambiare abito (e personaggio). Un foulard, una stola, un cappello, sono gli unici accessori che distinguono un ruolo dall’altro, oltre ovviamente la spiccata capacità dei tre giovani attori di immedesimarsi, in tempo reale e sotto i serrati e perentori comandi che appaiono sullo sfondo, nei diversi personaggi, il tutto a sottolineare quanto un attore debba essere capace di fare fronte alle più disparate richieste, utilizzando al meglio i pochi strumenti a disposizione: il corpo e la voce. L'originale adattamento teatrale di "Storia di un'Improbabile Corruzione" è un tentativo di coinvolgere il pubblico in una riflessione sul ruolo dell’attore, spesso costretto a piegarsi a dinamiche dettate dalla produzione che possono arrivare a stravolgere un’opera pur di “fare cassa” corrompendo anche gli attori e ridimensionandoli in un ruolo di semplici esecutori. I tre giovani protagonisti vengono infatti interrotti continuamenti, assoggettati al suono di una sirena che decreta se la scena va bene o debba essere riprovata, costretti a subire continui cambi di direzione, comandi, tagli, che in qualche modo mortificano il ruolo dell’attore e la sua capacità espressiva ed artistica. Ma "Storia di un'Improbabile Corruzione" è anche uno spettacolo divertente che, seppure coinvolgente nella riflessione sulla corruzione (concetto ripreso dall’opera di Gogol ed ampliato in questo testo teatrale), propone momenti comici dando realmente l’impressione al pubblico di stare ad assistere a delle prove e non alla vera rappresentazione: riscaldamento iniziale, continue interruzioni nei dialoghi, commenti alle note di regia, la quarta parete ampiamente bucata, la quinta visibile sul palco, luci in sala più volte accese. Tre giovani, simpatici e talentuosi attori per uno spettacolo assolutamente originale e certamente gradevole con un finale spiazzante, sicuramente unico nel suo genere.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 10 febbraio 2024. |
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Storia di un'improbabile corruzione
Drammaturgia di Francesco Leonardo Marchionne
Regia di Prisca Lazzarini
Con Laura Alferi Luca Lo Destro Francesco Leonardo Marchionne
Aiuto regia: Carlotta Di Lorenzo
Teatro Trastevere Via Jacopa de' Settesoli 3 Roma 06.5814004
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