Scritto da Valeria Lupidi Domenica 05 Febbraio 2023 08:31 Letto : 704 volte
Particolarità della rappresentazione è poi la voce narrante (i due attori non proferiscono parola) che, proprio perchè fuori scena, ha permesso di proporre lo spettacolo Risotto in Francia, Paesi Bassi, Germania, Brasile e Russia (adottando le lingue diverse) e di far apprezzare in vari Paesi la performance culinaria. In questa originalissima opera si mescolano, come gli ingredienti del Risotto che intanto cuoce ogni sera con un condimento diverso, i ricordi e le esperienze vissute dai due protagonisti, il tutto davanti alla platea che alla fine diventa in qualche modo protagonista della rappresentazione perchè coinvolta nella degustazione del piatto che nel frattempo è arrivato a cottura. Spettacolo molto particolare con risvolti e significati che il pubblico riesce a cogliere solo nel suo divenire. Un modo di fare teatro che rompe con le tradizioni, stimolando i cinque sensi: il profumo del risotto che cuoce si sparge lentamente nella sala preparando il pubblico al gustoso assaggio finale e nel frattempo scorrono immagini, si ascolta il racconto, ci si emoziona al ricordo di eventi storici. Finale a sorpresa dove viene segnato un punto quasi di rottura, ma che paradossalmente strappa un sorriso al pubblico in sala. Pièce gradevole anche se un po' lenta nel ritmo, ma d'altronde in cucina non bisogna avere fretta! Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 4 febbraio 2023. |
T |
Risotto Teatro Villa Lazzaroni |