Il "politicamente corretto" crea stress: persegue l'apparente scopo di prendere le distanze dall'offesa e dalla discriminazione, anzi di condannarle, volendo asseritamente tutelare determinate categorie di persone. In realtà, assume forme censorie diventando, suo malgrado, strumento di intolleranza al contrario, affermando intenti ingiustificatamente votati al puritanesimo. Pare questo il messaggio recondito promosso da Gianpaolo Gambi, per la prima volta a Roma con questo show, nel corso del quale, adottando il format del monologo, discetta rischiosamente su un aspetto delicatissimo della nostra società, con un approccio che contempera nel giusto modo comicità, concretezza e trasversalità. Istrionico intrattenitore, talvolta simpaticamente affabulatore, egli propone che abbraccia canto, recitazione, intrattenimento, in un crescendo di ritmo e di coinvolgimento che tocca in maniera puntuta tematiche di grandissima attualità, come la differenza di genere, il razzismo, l'educazione, le famiglie non convenzionali, il linguaggio inclusivo, l'identificazione “no gender”, la mania del padel. Il tutto, pungolando la sensibilità dei raffinati benpensanti e demolendo tanti stereotipi. L'autore mette in risalto non soltanto le problematiche di vita quotidiana, ma cerca anche di far riflettere sul cambiamento interiore e sociale che si vive in questa epoca contemporanea. Il risultato si concretizza in un'opera di vero e grande intrattenimento, ironica e sagace, qualità proprie dell'autore stesso, trasposte con grande capacità sul palco. Grande merito al pianista, Andra Bianchi, grazie alla cui esecuzione lo spettacolo è ancor più coinvolgente ed emozionante. L'interazione tra quest'ultimo e il protagonista, peraltro, appare a dir poco osmotica (sebbene, pur soltanto nei primi 15 minuti di spettacolo, l'esibizione canora non sia apparsa molto performante). Se ci è permesso un umile consiglio, emergono qua e là alcune piccole imprecisioni nella gestione delle luci: poco incentrate sull'attore, dovrebbero invece esaltare la sua performance, specialmente considerando che la stessa si concretizza in un lungo ed avvincente monologo. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 16 novembre 2022. |
VOLEVO FARE LA SHOWGIRL Teatro Parioli Orario di apertura Martedì, Mercoledì, Venerdì 10.00–13.30/14.30–19.00, Sabato e Domenica 12.00–19.00. Nei giorni di spettacolo serale la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita del giorno stesso |