Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Giovedì 03 Maggio 2012 17:11 Letto : 2124 volte
We Salute You è infatti un mini album di cover quasi esclusivamente ripescate dal vecchio repertorio della band, con la sola "I Get Around" dei Beach Boys inedita in formato audio e col resto della tracklist composta da brani già pubblicati come b-side - o nel caso di "Havana Affair" dei Ramones - in tribute album. L'operazione quindi è solo a mero scopo lucrativo, ed il fatto che la release non anche abbia un supporto fisico che avrebbe allettato la voglia di acquistare un prodotto "nuovo" non aiuta di certo nella valutazione dell'insieme. Di per se l'idea di omaggiare una delle migliori band che il rock americano abbia prodotto negli ultimi 30 anni era anche buona (se non addirittura doversa), ma andava impostata meglio, evitando di tagliare fuori tutti coloro che ancora non approcciano all'acquisto online di musica, senza contare che nonostante offra anche una bella performance del 1996 (quando il chitarrista era l'allora Jane's Addiction - Dave Navarro), spesso le versioni riprese non sono nemmeno le migliori performate (riferendoci alla seconda parte live). Si sente anche la dismogeneità tra quanto fatto nella band dallo storico Frusciante, qui presente come chitarrista e corista in ben quattro episodi su sei (deliziosa la versione di "A Teenegar In Love" di un classico doo-wop di fine anni '50 inciso da Kiedis e soci nel 2002), e il giovane Klinghoffer è tanta, in termini qualitativi e di personalità musicale, nonostante "Everybody Knows This is Nowhere" di Neil Young sia anche accettabile. Alla fine We Salute You sembra essere una di quelle occasioni d'oro perse per lo scarso sforzo produttivo di chi ha deciso di immettere sul mercato il progetto, che probabilmente avrà pensato a capitalizzare un minimo dopo il flop commerciale della release della scorsa estate ma lasciando ancora una volta con un mucchio di mosche sul palmo della mano i milioni di fans della band californiana che attendono un deciso riscatto anche sul piano del songwriting. 50/100
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Anthony Kiedis: Voce Anno: 2012 |