Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 12 Febbraio 2017 17:40 Letto : 3190 volte
Un’introduzione che purtroppo non ha nulla a che vedere con la recensione se non i nomi del vento e della creatura preistorica. “Fuori il Blizzard” è infatti il titolo dell’album che, ahimè, non possiede le notevoli capacità trascinanti tipiche del sopracitato vento. Mentre “Baryonyx” è il nome del duo livornese che, a differenza del dinosauro, stenta a catturare attenzioni e prede succulente. Tutto nasce da un’idea di Matteo Ceccarini (voce) e Antonio Morelli (chitarra) che, nel 2007, intraprendono un percorso musicale pop-rock. L’anno seguente vede l’ingresso nella band del batterista Alessio Lucchetta che partecipa alla pubblicazione del primo EP “Black Out”. Sulla scia di un buon successo, proseguono le diverse sperimentazioni sonore fino all’uscita del secondo EP “Trias”. Nel 2015 la band torna ad essere il duo originario dal quale nasce, giusto un anno dopo, “Fuori il Blizzard”, il primo full-length. Il disco si compone di otto brani che personalmente ho trovato poco incisivi e scarni di creatività. Il sound electro-pop viene arricchito da chitarre tendenti al rock a cui si aggiungono roboanti fraseggi techno. Le sezioni vocali, in italiano, non convincono e spesso cadono in buie banalità. L’album si trascina, per circa mezz’ora, un pesante fardello di monotonia nel quale tutte le buone idee restano intrappolate. Un genere musicale nel quale non è certo facile emergere, ma ai ragazzi va dato il merito, se non altro, di averci provato. L’invito è quello di non arrendersi ed affinare tutta l’esperienza maturata negli anni per creare qualcosa di più personale ed interessante. Anno: 2016 Label: Ghost Label Record Genere: Elettronica, Pop, Rock Tracklist: 01. Luci Bianche Oltre Lo Zenit 02. Mondo A Colori 03. Inferno #3 04. Ergosfera 05. Bonacciale 06. Trilobyte 07. Voce84 08. P.P.F. Formazione: Matteo Ceccarini – voce Antonio Morelli – chitarra Francesco Mannucci – basso
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