Scritto da Richard Milella Lunedì 24 Gennaio 2011 21:17 Letto : 1879 volte
A questo proposito è significativa Ogni Lacrima perfetto sound indie-italia”80 con i suoi momenti di “distorti” e attimi più riflessivi, testi introspettivi e voce fra il lamento e il grido soffocato. E se Credi, uno dei migliori episodi dell'album (la più melodica in senso classico), è la ballata più vicina-vicina ai Negramaro, chitarra acustica rafforzata dalla elettrica e una struggente richiesta di “aiuto”, Improbabile invece è un bell'episodio rock con il suo riffone ben costruito. Dietro l'insolito titolo di Bingo Azzannerà si cela una costruzione di tecno-rock molto cara a Manuel Agnelli & co. (Ma anche ai Muse...) con inclusa denuncia socio-politica che non mancherà di far discutere. Ovviamente è sull'eponimo Amo l'Umanità che titola tutto il lavoro dove si racchiude il manifesto dei ragazzi partenopei; belle costruzioni di chitarre elettriche che sorreggono un ottimo cantato, basi con quel tanto di elettronica quanto basta a dare credibilità ad un nuovo sound, testi mai banali costruiti su contraddizioni sociali e comunque non per forza legati ad una rigida metrica. Anche Maledetto ha un motivo in più per essere ricordato con quel suo cantare gridato su di una batteria convulsa e metronomica. Undici tracce tutte su di un livello medio-alto ben assortite di un rock sferzante e cattivo, e, anche se la citata Credi sembra un episodio a sé stante, è difficile pescare dal mazzo un brano che eccelli rispetto agli altri. Musicisti in possesso di una buona preparazione individuale e di un insieme molto efficace, suoni ben curati fra il “nuovo che avanza” e una certa elettronica tipica degli anni “80, testi intelligenti intrisi di denuncia e rassegnazione anche se tematiche non molto comprensibili ad un primo ascolto. Unico neo, se così si può chiamare, è questa incertezza nello scegliere la propria autonoma strada che si svincoli da alcuni stereotipi già in essere (il cantante è il copia-incolla di Sangiorgi dei Negramaro...) smussando tendenze al melodico-di-ritorno e un certo campo di battaglia più militante tipico dell' alternativa italiana di cui la Mescal era portavoce, il noise-rock la cui linea Maginot era appunto costituita dal trittico Godano-Agnelli-Casacci; ce la potete fare... Bello l'artwork con acclusa mostra fotografica di Annamaria Amura invece un po' fuori luogo la Pietà di Michelangelo raffigurata nell'immagine di copertina. Amo l'umanità è stato prodotto e registrato da Enzo Russo, chitarrista e compositore della band, all'Orange Bug e il B-Studio di Napoli. 65/100
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Antonio De Tamburi: Voce, cori Anno: 2010 Sul web: |