Scritto da Salvatore Siragusa Sabato 03 Maggio 2008 21:37 Letto : 3050 volte
I Giocattoli di Amanda è nel complesso un disco semplice e di facile approccio, in molti passaggi quasi scontato, ampiamente già sentito e che non propone nessuna soluzione nuova o sonorità particolarmente originali pur restando comunque all'ascolto un disco gradevole, con brani che, come da copione si presentano accattivanti e simpaticamente sbarazzini, garantendo peraltro l'importante connotazione, spesso tralasciata in altre proposte del genere, di essere suonati da bravi musicisti, perchè gli Analisilogica dimostrano di conoscere e saper usare molto bene i propri strumenti. Gli 11 brani che compongono questo album sono, come detto, tutti indirizzati pressapoco sulle stesse coordinate musicali, presentando pochi momenti autenticamente originali o comunque in grado di ergersi in maniera preponderante sulla media del prodotto, neanche con i testi si riesce a ritrovare un certo maggiore impegno ed un tentativo di uscire da quello che è lo stereotipo più omologato del genere. Sono da segnalare per una lievemente più complessa articolazione nelle partiture ed una maggiore intensità emotiva, brani come "Vuoti Incolmabili", con buoni inserti di chitarra ed un buon gioco della voce o "Coincidenza" in cui stavolta sono la chitarra ed il pianoforte a riuscire a dare un piglio più interessante e sicuramente una visione più Rock al pezzo; a mio parere i due brani migliori. Un disco quindi che si inserisce pienamente nell'ampio ed abusato filone del Pop/Rock commerciale in cui sicuramente l'originalità e la struttura musicale articolata non sono le caratteristiche principali, un disco di facile ascolto quindi, senza specifiche complicazioni compositive e liriche ma comunque sufficientemente ben suonato ed interpretato, un disco sicuramente in grado di garantire alla band milanese numerosi passaggi radiofonici ed in grado di soddisfare l'ascoltatore totalmente disimpegnato, libero da particolari esigenze musicali e lontano da complicati approfondimenti sonori. Un disco abbastanza lontano da quelli che sono i miei personali gusti musicali ma perfettamente all'altezza per competere con successo all'interno del genere proposto. 60/100
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Raffaele Mura Anno: 2008 Sul web: |