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Ecco un nome di quelli che, io credo, sicuramente risentiremo molto presto ed in termini sempre più lusinghieri.
Già l'accattivante ironia, voluta o meno, presente nel moniker della band mi porta ad un immediato movimento di simpatia nei loro confronti, ma questo effettivamente ha poco da vedere con i contenuti musicali espressi con questo debut album degli
Opus Dai, band Californiana, di Los Angeles per la precisione; debut intitolato "Tierra Tragame" da Marzo di quest'anno sugli scaffali dei negozi.
La musica degli
Opus Dai rappresenta un intrigante connubbio sonoro principalmente tra Mars Volta e Tool con notevoli contaminazioni di quel rock tipicamente seventies che deriva direttamente da quei mostri sacri dei Led Zeppelin, un concentrato sonoro molto vario che pur non rivelandosi talvolta proprio completamente originale risulta sempre molto attraente, persuasivo ed efficace; un concentrato sonoro che colpisce per la sua rabbia, per la sua aggressività e al tempo stesso concupisce e ammalia l'ascoltatore con la sua dolcezza e per la sua complicità.
Le ambientazioni sono sempre molto elettriche e si basano principalmente sul gioco dei ruoli e delle parti tra
Atsushi Miyamoto con i suoi riff sferzanti e velenosi i suoi arpeggi sinuosi e morbidi e i soli decisamente incisivi e la voce potente, imponente ed eclettica di
Chrispaul Basso. Atsushi e Crispaul sono sicuramente le due colonne su cui è costruita la musica degli
Opus Dai ma dove il resto della band non si limita al semplice ruolo di comprimario ma al contrario rendono la base ritmica una solidissima base su cui i due protagonisti principali possono giostrare; così troviamo gli ottimi
Jagger Gonzales alla batteria e
Ryan Collier al basso che quindi si dimostrano altrettando indispensabili nella costruzione sonora del gruppo californiano quanto i due front-man.
Molte sono le canzoni degne di menzione che quasi alla fine si rischia di dover fare un track-by-track ma come non parlare dell'apertura affidata alla bellissima quanto breve "Embrace", che quasi accarezza l'ascoltatore come un alito triste e flebile, chitarra e voce in un crescendo di enfasi che porta direttamente a "sbattere" letteralmente contro il secondo brano, "Firefly" laddove ovviamente i ritmi ed i tempi cambiano radicalmente, facendoci conoscere dopo il lato più dolce quello più aggressivo degli
Opus Dai.
E come non parlare del pezzo miglore di tutto "Tierra Tragame", "Rain", pezzo chiaramente derivativo rispetto ai Mars Volta ma con interessanti richiami e citazioni zeppeliniane che lo rendono un pezzo veramente importante a cui credo sia quasi impossibile rimanere indifferenti; indimenticabile.
O, continuando sulla linea tracciata con "Firefly", come non citare "Sora", altro brano adrenalinico, intrigante e trascinante in cui i riff di Atsushi s'intersecano con linee melodiche vagamente ipnotiche con la voce di Chrispaul, cattiva e suadente a renderlo un altro brano a cui è impossibile non rivolgere più di un ascolto. E continuando il nostro viaggio ecco "Taken Eye" una canzone dai toni vagamente psichedelici, molto floydiani o l'irruenta "The Front Line".
Ma la voce di Chrispaul Basso raggiunge forse la sua massima interpretazione in "Ashes, Ashes", un brano costruito appositamente per esaltarne la gamma dinamica e l'estensione, letteralmente da applausi.
Ci avviamo alla conclusione di "Tierra Tragame" con altri tre brani: "Nightingale", "Vox Populi" e "Step-Up", brani caratterizzati tutti dalla potente carica e dai ritmi decisamente sostenuti e tirati, forse la parte più dura dell'album.
La chiusura è affidata a "Bella Christa", il brano più lungo con i suoi 6 minuti e poco più, un brano che nel finale ci rappresenta proprio quel concentrato sonoro con qui descrivevamo gli
Opus Dai all'inzio di questa recensione, in "bella Christa" tutti i colori del paesaggio sonoro di questa band californiana sono adeguatamente e fedelmente riportati, un altro pezzo che così come "Rain" o in verità così come tutto "Tierra Tragame" non può lasciare l'ascoltatore indifferente, anche qui una sola parola: indimenticabile.
Lo sapevo che alla fine praticamente avrei fatto il viaggio "track-by-track" di "Tierra Tragame" ma in tutta onestà praticamente ogni brano di questo disco è un avventura a se stante da vivere con il pieno piacere dell'ascolto.
Sentiremo sicuramente parlare di loro questo è certo ma intanto sentiamoci con vero gusto e vero piacere questo ottimo "Tierra Tragame" veramente un gran bel disco, da cercare ed ascoltare, assolutamente.
85/100
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Atsushi Miyamoto: Chitarra Chrispaul Basso: Voce Jagger Gonzales: Batteria Ryan Collier: Basso
Anno: 2006 Label: Double Blind Music Genere: Crossover/Progressive Rock/Metal
Tracklist: 01. Embers 02. Firefly 03. Rain 04. Sora 05. Sleepwalk 06. Taken Eye 07. The Front Line 08. Ashes, Ashes 09. Nightingale 10. Vox Populi 11. Step Up 12. Bella Christa
   

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