Scritto da Alex Marenga Domenica 21 Maggio 2023 23:08 Letto : 527 volte
È approdato il 18 maggio scorso al Teatro Ghione il tributo a Franco Battiato ideato da Andrea Ceccomori a due anni dalla scomparsa del musicista siciliano. L’operazione ideata dal flautista, amico del compianto artista catanese, si propone di svelare i retroscena spirituali che trovano espressione nei brani del cantautore. In particolare il legame con la filosofia del mistico armeno Georges Ivanovič Gurdjieff (1866-1949) la cui figura ha ispirato musicisti internazionali come Keith Jarrett che dedicò un disco alle sue composizioni nel 1980 intitolato “G.I. Gurdjeff: Sacred Hymns” (ECM). La serata è stata introdotta dai ricordi dello scrittore e giornalista Guido G. Guerrera, entrato in contatto con Battiato nel primi anni '90, legato al cantautore da una lunga collaborazione. L’esibizione si è incentrata sull’alternarsi di tre momenti performativi: l’esecuzione prettamente musicale, le danze sufi sullo stile dei dervisci e la presenza sul palco del “Tempo di essere”(Scuola di Rigenerazione Spirituale) che ha proposto danze ispirate dalla filosofia di Gurdjeff e testi estratti da dichiarazioni dello stesso Franco Battiato. Ed è proprio il legame Battiato-Gurdjeff che l’operazione “Battiato Nascosto” tende a mettere a fuoco, il compositore siciliano, a partire dalla fine degli anni ’70, quando sterzò dalla produzione sperimentale che lo aveva caratterizzato verso lavori legati alla forma canzone, mise subito in luce il suo interesse per le filosofie spiritualistiche a partire dai titoli dei suoi lavori per arrivare ai testi permeati da una visione mistica ed ermetica e da immagini ispirate dalle terre visitate dallo stesso Gurdjeff nei suoi viaggi. L’operazione musicale realizzata da Andrea Ceccomori sfrutta gli arrangiamenti del pianista Antonio Cocomazzi che spostano la musica di Battiato in una dimensione cameristica arricchita da suoni orientali. Malgrado la scaletta non abbia tentato di esplorare i brani meno noti del cantautore siciliano ma abbia proposto una carrellata dei suoi più grandi successi, la straordinaria vocalità di Annalisa Baldi e l’intensità dell’esecuzione di Ceccomori e del quartetto Suonosfera di Assisi composto da Sayako Obori, Terukazu Komatsu, Madalina Teodorescu e Tommaso Bruschi hanno reso la performance un momento di notevole intensità musicale. La presenza delle danze dervisce di Nevio Vitali e di Lisa Dalle Nogare di Divine Sufism hanno permesso di accentuare la connessione esistente fra il lavoro del cantautore siciliano con l’oriente e la sua spiritualità. A sottolineare la forte influenza di Gurdjeff ci ha pensato il progetto di Otello Boco “Tempo di essere” con i danzatori Lucia Caldironi, Flavia Aquilini, Daniela Vinti, Michele Pietroni, Fausto Minnetti, Gianni Falzetti, Maria Bruna Angeli, Ivan Menozzi.
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Andrea Ceccomori: Flauto Data: 18/05/2023
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