Scritto da Giuliano Latina Sabato 16 Febbraio 2008 22:07 Letto : 2627 volte
Dopo poco meno di mezz’ora, leggermente monotona, si passa al brano degli Ansia. “Part. I” inizia con il suono di un dolce pianoforte, seguito da un caratteristico effetto ventoso; dopo un paio di minuti si alza il suono degli strumenti, supportati da una voce straziata: il ritmo è sofferto, claustrofobico, un doom esasperato nella sua lentezza; intorno ai dieci minuti la distorsione lascia il passo agli effetti, che precedono il ritorno al piano, piuttosto rarefatto. “Part. II” si apre all’insegna della psichedelia, grazie ad una chitarra effettata: il pezzo poggia interamente sugli effetti, come per prepararci a qualcosa di terribile che sta per accadere. Su “Part. III” ritroviamo il doom: torna la voce disperata, ai limiti del black; verso gli otto minuti gli effetti si sovrappongono al silenzio, mentre nel finale riemergono voce e strumenti, uniti in un lieve crescendo. Un CD anomalo, come tutti gli split: di buono c’è la varietà di avere due suoni molto differenti in un unico disco, di cattivo la naturale, scarsa omogeneità. A nostro parere, un po’ più piatti i Majestic Downfall, anche se tecnicamente discreti; più interessanti e sperimentali gli Ansia, anche grazie al cantato in italiano ed agli intermezzi atmosferici. Un album che consigliamo ai seguaci del death/black melodico, del gothic e del doom, nonché a tutti i metallari di vedute aperte, purchè si armino di una notevole dose di pazienza, perché in alcuni momenti sarà loro preziosa compagna di discussione. 69/100
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Majestic Downfall Anno: 2007 Sul web:
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